Inditex supera le attese del mercato nella prima metà dell’anno, con utili che balzano del 40% nonostante il colosso del fast fashion abbia rallentato sul fronte degli aumenti di prezzo. Nei sei mesi al 31 luglio, la controllante di Zara ha registrato un incremento delle vendite del 13,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente a 16,9 miliardi di euro. L’utile operativo è migliorato del 30,2% a 3,2 miliardi di euro, mentre l’utile netto del periodo è aumentato del 40,1% a 2,5 miliardi. Il margine lordo ha raggiunto il 58,2% (+27 punti base rispetto al primo semestre del 2020), mentre l’ebitda è aumentato del 15,7% a quota 4,7 miliardi di euro. Il consensus diffuso da Reuters aveva stimato vendite in progressione del 12% e utili a +33% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. “I risultati del primo semestre del 2023 dimostrano che il talento dei nostri team continua ad essere un pilastro del miglioramento delle performance del nostro business model – ha dichiarato Óscar García Maceiras, CEO di Inditex -. L’impegno costante verso la creatività, la qualità e la customer experience, così come i decisi progressi in tema di sostenibilità, fanno da traino alla strategia che ci consente di differenziare il nostro business”.
Per sviluppare ulteriormente il business model ed incrementare il grado di differenziazione, fa sapere il gruppo spagnolo, l’azienda sta sviluppando diverse iniziative in tutte le aree chiave: “La creatività dei team e la flessibilità del business, insieme al proximity sourcing in linea con la stagione, consentono di rispondere rapidamente alla domanda dei consumatori: questo si traduce in un posizionamento nel mercato unico, che offre al nostro business un grande potenziale di crescita per il futuro”. Inditex presenta “una bassa quota di mercato in 213 mercati in cui opera, all’interno di un settore altamente frammentato; tuttavia, si prevede un aumento della produttività delle vendite negli store”. La crescita dello spazio lordo nel 2023 si attesterà a circa il tre per cento. “L’ottimizzazione degli store – prosegue la nota – è in corso ed avrà un impatto positivo sulle vendite”. Zara ha in programma un’ulteriore espansione dei negozi negli Stati Uniti, un mercato che due anni fa è diventato il primo per Inditex, dopo la Spagna.
“Quest’anno – riflette Reuters – Inditex ha guadagnato terreno rispetto alla rivale svedese H&M grazie a una fornitura più rapida di prodotti di tendenza da parte di fornitori locali e a prezzi che consentono all’azienda di far fronte alle pressioni inflazionistiche. Gli analisti si aspettano che la forte posizione finanziaria di Inditex le consenta di mantenere i prezzi stabili o addirittura di abbassarli alla luce dell’indebolimento della domanda e della riduzione dell’inflazione”.
L’abbassamento dei prezzi potrebbe essere un modo in cui rivenditori come Inditex, i cui marchi includono anche Bershka e Massimo Dutti, cercano di guadagnare quote di mercato anche in un momento in cui gli acquirenti tagliano le spese. Secondo gli analisti di Bernstein, H&M, il principale rivale di Inditex, ha imposto maggiori rialzi di prezzo rispetto ai suoi competitor nell’ultimo anno.
Ai tassi di cambio attuali, Inditex prevede un impatto valutario sulle vendite pari a -3,5% nell’esercizio 2023 e stima un margine lordo stabile per l’intero esercizio. L’outlook ha impattato sul titolo della società. In mattinata le azioni del gruppo fondato da Amancio Ortega perdevano oltre il 4% alla Borsa di Madrid: “L’aggiornamento sul trading è stato più debole del previsto”, ha spiegato l’analista di Bestinver Securities, Patricia Cifuentes. Inoltre, “vista la recente performance, molti investitori si chiedono solo per quanto tempo potrà durare questa forza”, ha aggiunto l’analista di Bernstein William Woods.