A seguito dei cyber-attacchi a Neiman Marcus e Target, il Congresso Usa ha avviato un’indagine sulle frodi a danni dei retailer americani e dei loro clienti. Dai dati del 2012 emerge una cifra pari a 11 miliardi di dollari (circa 8 miliardi di euro). Inoltre, come riporta Mff, durante le audizioni alla Camera è emerso che l’inchiesta avviata dall’autorità giudiziaria e dall’Fbi avrebbe identificato nell’Est europeo, in particolare dalla Russia, l’origine dell’attacco. Ma il nodo da sciogliere sarebbe sul sistema delle carte utilizzato dagli americani, senza chip e pin, che tiene il sistema a rischio. In Europa, infatti, l’81% delle carte utilizza il cosiddetto Emv chip (dal nome dei fondatori Eurocard, MasterCard e Visa) che deve ancora sbarcare sul mercato Usa.
“Finché le carte di credito americane saranno emesse con le antiquate bande magnetiche, che rendono più facili le frodi, è chiaro che i titoli statunitensi di carte di credito saranno ben poco protetti”, ha scritto al Congresso il presidente della Nrf (National retailer federation) Matthew Shay. Ma oltre alle frodi, sempre come riporta Mff, il timore sarebbe che queste frodi riducano la propensione agli acquisti dei consumatori Usa, che non utilizzano e non amano utilizzare i contanti.