Il tessile-moda italiano punta a una crescita del 2,4% nel 2017, raggiungendo un turnover settoriale di 54,1 miliardi di euro. A dirlo sono i dati stimati dalle elaborazioni Smi – Liuc. Durante lo scorso anno, in particolare, l’export tessile-moda ha assistito a una crescita del 3,5 per cento, toccando così i 30,5 miliardi. Una dinamica positiva che ha coinvolto tanto la parte a ‘monte’ della filiera quanto quella a valle, entrambe cresciute rispettivamente dell’1,7% e 4,5 per cento. Dal punto di vista geografico, l’export diretto nell’Unione Europea è cresciuto del 4%, con Germania (+4%) e Francia (+2%) come primi due mercati di sbocco. Prosegue poi il trend favorevole del Regno Unito (+4,9%) e Spagna (+5,6%). L’export nelle aree extra-europee, invece, ha registrato una crescita del 2,9 per cento. In questa area, calano gli Stati Uniti (-1,7%), pur rimanendo il terzo mercato di riferimento in generale e primo a livello non-UE. Cala, poi, anche l’export verso il Giappone (-2,9%). Crescono, la Cina (+11,9%), la Corea del Sud (+6,2%) e la Russia (+10,9%). Sotto il profilo merceologico, il best performer è la maglieria (+8,8%), seguita dalla calzetteria (+5,3%). Per quanto riguarda i comparti a ‘valle’, salgono le vendite estere di abbigliamento confezionato (+1,9%), il tessile per l’arredo-casa (+3,8%) e il complesso dei tessuti (+0,6 per cento). Frenano, infine, i filati (-0,2 per cento).
In base a quanto raccolto dall’Indagine Congiunturale, svolta dal Centro Studi di Confindustria Moda per Smi su un panel di oltre settanta imprese operanti in tutti gli stadi della filiera tessile-moda, il 2018 si è aperto con una prosecuzione del trend favorevole. Da gennaio a marzo 2018, le aziende del campione hanno presentato un fatturato in moderato aumento, con una variazione rispetto al medesimo periodo del 2017 dell’1,5 per cento. Il tessile, nello specifico, è cresciuto del 3%, mentre il comparto a valle non è andato oltre il +0,6 per cento. Il mercato estero si è rilevato dinamico sia per le aziende tessili (+3,2%) sia per quelle a valle (+2,6 per cento).
I dati sono stati resi noti in mattinata in occasione della conferenza dedicata a Pitti Uomo 94 (12-15 giugno). La kermesse fiorentina, il cui tema per questa edizione è POP Pitti Optical Power, ospiterà 1.240 marchi, di cui 561 esteri. Tra le novità di giugno, vi è il lancio di I go out, il nuovo progetto che interpreta i mondo dell’outdoor style, e di editorials, che prevede due spazi-installazione a tema Pet People e Paper People. Ci sarà poi il lancio del nuovo progetto Ermenegildo Zegna – Beachwear e il debutto di Ice Play, nuova linea di Iceberg. Tra i guest, Fumito Ganryu in qualità di designer project, Craig Green come Menswear Guest Designer, Roberto Cavalli come Special Guest. Guest nation sarà poi la Georgia. Non solo, Birkenstock presenterà la propria collezione per la prima volta a Pitti con una sfilata, mentre Moncler lancerà la prima collezione Genius.