L’enfant terrible della moda francese non smette di stupire. Dopo sei anni dedicati esclusivamente alla haute couture e alle fragranze, Jean Paul Gaultier ha inaspettatamente annunciato il ritorno al prêt-à-porter. Nei giorni scorsi, attraverso il suo account Instagram, la maison aveva pubblicato un misterioso post con la sola scritta ‘The end’ a cui aveva fatto seguito una breve clip con i loghi di molti brand in successione veloce e l’hashtag #FutureIsCollective. Oggi, in una lunga intervista a Wwd, Antoine Gagey, general manager di Puig (gruppo catalano cui oltre a Gaultier fanno capo storiche maison del lusso come Carolina Herrera, Nina Ricci e Dries Van Noten) spiega la nuova strategia per la casa di moda.
Venerdì 28 maggio, verrà inaugurato il nuovo e-store della griffe che conterrà la prima di una serie di drop realizzati con la collaborazione di designer emergenti, iniziando con Ottolinger, Palomo Spain, Nicola Lecourt Mansion, Alan Crocetti e Marvin M’Toumo che reinterpreteranno insieme all’ufficio stile della maison il celebre mood marinaro di Jean Paul Gaultier attraverso 75 prodotti che verranno venduti tra i 150 e 750 euro. Il manager spiega che durante l’anno si susseguiranno una serie di capsule a cadenza irregolare, la prossima dovrebbe essere realizzata ad ottobre. Gaultier è coinvolto stilisticamente nello sviluppo del progetto, oltre che come ambassador del brand, anche se dallo corso settembre Florence Tétier è stata nominata creative e brand director. Il primo drop sarà inoltre disponibile anche all’interno dell’e-tailer Ssense.
Il nuovo corso del ready to wear di Gaultier riprende quello intrapreso per la couture. Durante la prossima fashion week parigina dedicata all’Alta Moda (5-8 luglio), infatti, è attesa la presentazione della collezione realizzata a quattro mani con Sacai, annunciata lo scorso marzo e più volte rimandata a causa della pandemia.
Vestiaire Collective riporta che gli indumenti vintage di Gaultier stanno vivendo un momento d’oro. Le ricerche per i capi delle collezioni passate sono aumentate del 570% negli ultimi sei mesi e le vendite per primo trimestre del 2020 segnalano +30% grazie anche alle numerose celebrities che stanno indossano abiti d’archivio del designer.