L’azienda italiana specializzata nella lavorazione della carta si prepara a chiudere l’anno in bellezza, grazie a una crescita sospinta tanto dagli investimenti fatti quanto dalla profonda expertise nel campo. Prossimo step? Sviluppare l’automazione.
Anno d’oro per Fiorini International, il gruppo specializzato nella lavorazione della carta per prodotti automatici e per shopper realizzate a mano che, per il 2018, prevede una crescita del 10% a quota 115 milioni di euro di fatturato. “La crescita è dovuta ai risultati degli investimenti fatti negli ultimi anni, i quali hanno permesso di aumentare la capacità produttiva e di arricchire il nostro già ampio ventaglio prodotti”, ha spiegato a Pambianco Magazine Stefano Fiorini, responsabile commerciale dell’azienda che, dal 1946, produce packaging per beni di prima necessità distribuiti in Italia e nel mondo. L’estero, non a caso, genera il 65% del giro d’affari di Fiorini che, oltre i confini nazionali, conta sedi in Francia, Repubblica Ceca e Cina. L’Europa, in particolare, rappresenta il primo mercato per l’azienda, con l’Italia come primo Paese, seguita da Asia, Emirati Arabi, Nord e Sud Africa, e Centro e Nord America. Nel corso del tempo, seguendo l’evoluzione delle abitudini di consumo, Fiorini International ha messo in atto alcune diversificazioni del business, introducendo, in un primo momento, la produzione di bag per il settore commerciale e della moda, a cui ha fatto seguito, negli ultimi dieci anni, un ulteriore ampliamento che ha visto l’introduzione di prodotti legati al packaging globale, come, per esempio, scatole, shopper in tnt, sacche di tessuto, carta velina, sticker, portabiti, grucce e molto altro ancora. Oltre al prodotto, Fiorini International presta la massima attenzione all’intera filiera produttiva, grazie a un approccio improntato all’ecosostenibilità. L’azienda, infatti, mette in pratica tutte le azioni possibili al fine di ridurre al minimo l’impatto ambientale tanto del processo produttivo quanto dei prodotti finiti. Gli scarti di lavorazione, riciclabili al 100%, vengono per esempio riutilizzati dalle cartiere per la realizzazione di carta riciclata. La stampa è realizzata con inchiostri all’acqua per evitare l’emissione di sostanze nocive, mentre le carte utilizzate provengono da foreste ecosostenibili. Non solo, l’impegno di Fiorini International va oltre le mura domestiche. L’azienda, infatti, è tra i soci fondatori del Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica (Comieco), la cui finalità è il riciclo e il recupero degli imballaggi di origine cellulosica. I prossimi obiettivi dell’azienda? “La completa automazione dei processi, già intrapresa con il nuovo magazzino automatico”, ha concluso il manager.