È in pieno svolgimento il riassetto di Slowear, che nella cornice di Milano Moda Donna ha presentato la propria collezione primavera/estate 2024 di womenswear.
“L’azienda, a prescindere dal mio arrivo e di quello del fondo, aveva già imboccato un percorso di recovery del business molto importante all’indomani del Covid. Chiaramente questa crescita deve essere strutturata e acquisire sostanza”, ha raccontato a Pambianconews, nell’insegna di via Solferino dal concept lifestyle, Piero Braga, dallo scorso maggio nuovo CEO alla guida del gruppo tricolore.
Una nomina, quella di Braga, arrivata in seguito all’aumento di capitale da parte di Nuo Capital, veicolo di investimento sostenuto dalla famiglia Pao Cheng di Hong Kong, che dal 2018 possiede una quota di minoranza di Slowear.
“Il business è molto bilanciato, non tanto in termini di gender, perché l’uomo è ancora preponderante, ma di distribuzione geografica e tra i canali, in cui c’è un buon equilibrio. L’obiettivo è portare ciascun fronte a full potential”. Proseguendo, nel raccontare l’intento programmatico della ‘nuova Slowear’: “Come nuovo corso siamo impegnati nell’andare in continuità con quella che era l’idea nativa di quest’azienda: prodotti di qualità e senza tempo. Il prodotto resta il punto focale”.
“Il nostro posizionamento rimane pressoché invariato, ma è proprio la fascia in sé che presidiamo che sta subendo una naturale evoluzione. Basti pensare al rinnovato secondo piano di Rinascente, un esempio di come dovrebbe essere un classico moderno, con una line-up di brand che ben lo rappresenta e di cui Slowear fa parte insieme a Zegna, Giorgio Armani, Loro Piana e Cucinelli. In questo senso, sottolinea il manager, nonostante le esigenze di rinnovamento, “il modello di Slowear in quanto contenitore di eccellenze” resta moderno e ricco di possibilità.
Per quanto riguarda l’equilibrio tra menwswear e womenswear, “la donna oggi ha un grande potenziale”, spiega Braga, ripercorrendo le origini prettamente legate all’universo maschile dell’azienda e la natura inizialmente derivativa dell’abbigliamento femminile in casa Slowear. All’interno dell’azienda, prosegue Braga, “si sono fatti dei ragionamenti sia a livello concettuale sia estetico, attraverso il contributo di un designer e l’avvio di un progetto uniforme”. Il labelling, infatti, nella donna è unico, e le sue anime sono riunite sotto l’unica collezione ‘Slowear’.
Ovviamente, “per dire veramente qualcosa nel mondo donna bisogna investire, e sarà uno dei temi del nostro piano pluriennale”. Per il momento, spiega l’AD, la collezione donna è “di mantenimento”, che permette però di sperimentare sia in termini creativi sia di coordinamento tra i marchi. Dalla prossima collezione, infatti, il modello ‘donna’ troverà applicazione anche nel mondo maschile. A cambiare, sottolinea l’executive, è proprio l’impostazione di fondo: “se prima i brand era intesi come realtà da specialisti e dovevano viaggiare in parallelo senza mai sfiorarsi oggi, sebbene manteniamo la divisione tra i marchi, vogliamo gestirli sotto un coordinamento stilistico unico. Di conseguenza, la prossima collezione verrà sviluppata come un tutt’uno armonico, pur lasciando intatta l’identità di ciascun nome”.
Aggiungendo poi di stare superando i “confini specialistici”, come dimostra il caso di Incotex, forte nei pantaloni e al debutto nei capispalla.E a proposito di contaminazione, tra i progetti in programma c’è quello di uno store “multigender”, che debutterà a gennaio in quella maschile della Grande Mela.
Slowear ha chiuso il 2022 con ricavi per 42 milioni di euro, “in crescita su anno, il 2021, complesso per via della crisi pandemica e delle vicissitudini interne all’azienda”. Anche il 2023 è atteso in rialzo, con una previsione che stima circa 50 milioni di euro di fatturato.
Riguardo alla distribuzione, l’obiettivo è “il ritorno al cliente” tramite partner selezionati, lontano dalla “crescita per incremento”, per quanto riguarda il wholesale che vede all’orizzonte l’alleanza Mytheresa e la ripresa con Harrods. Analogamente è nei piani il rinnovamento e la valorizzazione delle insegne Slowear, a partire da quella milanese di via Solferino, che troverà più spazio per l’assortimento donna. Fondamentale anche il recupero di alcuni mercati strategici, come gli Usa*, e il potenziamento del fronte e-commerce.
*Notizia modificata il 26/09/2023 alle 14:39