Ha aperto ieri i battenti l’edizione 2024 di Watches and Wonders Geneva, salone internazionale di riferimento per l’orologeria e l’alta orologeria. Fino al 15 aprile, 54 maison – tra loro Rolex, Cartier, Grand Seiko, Hermès, IWC Schaffhausen, Patek Philippe, Piaget, Vacheron Constantin e Zenith – esporranno le proprie novità negli stand del Palexpo di Ginevra, mentre il centro città sarà animato da eventi, musica e installazioni a tema. I dettagli del programma sono disponibili sul sito Watchesandwonders.com. Mentre i primi quattro giorni sono riservati ai professionisti, il salone aprirà per la prima volta quest’anno le porte al grande pubblico per tre giorni, dal 13 al 15 aprile.
“Abbiamo notato un crescente interesse per il nostro settore da parte delle giovani generazioni, con un’età media di 35 anni nelle giornate dedicate al pubblico, il che è estremamente incoraggiante”, ha dichiarato Matthieu Humair, CEO della Watches and Wonders Geneva Foundation. Nel nuovo LAB, scuole, start-up e aziende espositrici presenteranno la loro visione dell’orologeria di domani. Aperto a tutti e con accesso gratuito, il nuovo Village Horloger nel cuore di Ginevra offrirà inoltre attività culturali ed educative. Sarà il punto di partenza per visite guidate che sveleranno il ricco passato orologiero della città. I visitatori potranno conoscere le diverse professioni dell’orologeria, parlare con apprendisti e professionisti e scoprire laboratori per bambini.
A fare da sfondo alla manifestazione sono i dati sull’export 2023, elaborati dalla Fh-Federazione dell’industria orologiera svizzera. Dopo la già buona performance del 2022, lo scorso anno le vendite all’estero di segnatempo elvetici hanno segnato un +7,7% a valore, a 27,2 miliardi di euro, e un +7,2% a volume, da 15,8 a 16,9 milioni di pezzi. L’andamento a valore ha comunque mostrato un 2023 a due facce, con il primo semestre a +11,8% e il secondo a +3,6 per cento. Per il 2024 La Federazione dell’industria orologiera svizzera rimane cauta, ipotizzando un anno più tranquillo sia per l’export, sia per il numero di persone impiegate nel settore.