Incremento double digit per il fatturato 2022 di Otb, che consolida così il suo posizionamento. Il gruppo di moda e lusso, cui fanno capo i marchi Diesel, Jil Sander, Maison Margiela, Marni, Viktor&Rolf, le aziende Staff International e Brave Kid, e una partecipazione nel brand Amiri, ha registrato nei dodici mesi un fatturato di oltre 1,74 miliardi di euro, a +14% sul 2021 (valore al netto delle componenti non ricorrenti). Le vendite nette si sono attestate a 1,63 miliardi, in aumento del 12% rispetto al 2021. Per quanto riguarda le aree geografiche, soprattutto grazie alla forte espansione retail – spiega Otb -, “le migliori performance si sono registrate in Nord America e nell’area Asia-Pacific, dove il Giappone rimane il mercato di riferimento”.
L’ebitda di Otb è pari a 314 milioni di euro, a +22% year-over-year, sempre al netto delle componenti non ricorrenti, e a +65% sul 2019. L’ebit ha raggiunto i 134 milioni di euro, in crescita di 40 milioni sul 2021 e di 116 milioni di euro sul 2019. Il risultato netto si attesta a quota 105 milioni di euro, con un balzo di 44 milioni rispetto ai dati di un anno fa e di 103 milioni di euro rispetto al 2019.
Lo scorso anno gli investimenti sono stati pari a 81 milioni di euro, a +70% rispetto al 2021 e a +116% rispetto al 2019, “con un focus particolare sui canali diretti, in primis sull’espansione retail, e in specifiche geografie”.
Guardando al portafoglio marchi, come anticipato, i brand del comparto luxury (Jil Sander, Maison Margiela, Marni) hanno guidato lo sviluppo di Otb, registrando una solida e costante progressione sia sul 2021 (+32%) che sul 2019 (+103 per cento). Anche le aziende Staff International e Brave Kid – prosegue la nota – “hanno dato un contributo rilevante, generando ricavi in aumento rispettivamente del 32% e del 26% rispetto al 2021”.
Marni ha evidenziato un aumento del fatturato del 29% rispetto al 2021. Grazie alla direzione creativa di Francesco Risso e ad un percorso di riposizionamento, l’azienda è riuscita a creare una ‘Marni community’ di brand lovers e celebrities che seguono il marchio nei propri show itineranti, da Milano, a New York, a Tokyo. In positivo anche Maison Margiela, che registra un aumento del fatturato del 24% sull’anno precedente. Jil Sander, dopo il primo anno di piena integrazione nel gruppo e grazie al supporto della piattaforma produttiva di Staff International, registra una crescita del 61% rispetto al 2021, consolidata per nove mesi di gestione Otb. “I risultati – precisa il player veneto – confermano quanto le sinergie attivate con il gruppo siano state determinanti per la crescita e il consolidamento del brand, che continua a distinguersi per una grande attenzione al design, all’artigianalità e alla qualità del prodotto. Inoltre, la visione dei direttori creativi Lucie e Luke Meier ha elevato ancora di più il posizionamento di Jil Sander nel panorama luxury globale”. Infine, con l’impronta stilistica di Glenn Martens, prosegue il percorso di riposizionamento di Diesel quale brand ‘alternative to luxury’, con importanti investimenti nel prodotto, nella comunicazione e nel rinnovamento dell’immagine degli store.
Nel 2022 il gruppo ha aperto 73 nuovi punti vendita in mercati chiave per lo sviluppo internazionale e in particolare in Cina, Corea e Stati Uniti. Da sottolineare inoltre un ulteriore rafforzamento del canale e-commerce, con l’ingresso del brand Maison Margiela nella piattaforma omni-channel Moon. In Europa, Otb ha deciso di dedicare importanti investimenti alle proprie sedi. In quest’ottica, è stato inaugurato il nuovo headquarter di Maison Margiela in place des États-Unis a Parigi. I nuovi uffici si aggiungeranno a quelli in avenue d’Ièna. Inoltre, nel 2022 è stato annunciato un importante progetto di sviluppo immobiliare a Milano presso l’Ex-Scalo di Porta Romana, futuro polo del lusso internazionale, dove sorgeranno nel 2025 i nuovi headquarters di Jil Sander e Marni.
Il gruppo guidato da Renzo Rosso ha confermato i suoi impegni in termini di sviluppo sostenibile (il 2022 è stato l’anno in cui il Otb ha presentato il proprio Report di Sostenibilità relativo al 2021) e innovazione digitale (BVX, la divisione dedicata allo sviluppo di progetti, contenuti e prodotti destinati al mondo virtuale ha dato vita insieme a Diesel alla prima collezione Nft del marchio). Inoltre, a partire da giugno 2022, Otb ha registrato sulla piattaforma blockchain sviluppata da Aura Blockchain Consortium, di cui è membro fondatore, circa 300 mila capi dei brand Maison Margiela, Marni e Jil Sander.
Alla luce di questi risultati, la società (che ha recentemente perfezionato il piano strategico 2023-25) conferma ambiziosi obiettivi di crescita organica e l’interesse verso potenziali acquisizioni nel segmento del lusso. La crescita è uno dei punti chiave di un percorso che potrebbe portare il gruppo a valutare un’apertura verso il mercato dei capitali. “Le previsioni per i prossimi anni indicano che tutto il settore del lusso dovrebbe crescere ulteriormente, un dato che ci fa guardare al futuro con entusiasmo e determinazione”, ha dichiarato il presidente del gruppo Otb, Renzo Rosso.
“Credo che uno dei fattori fondamentali di questo successo – ha aggiunto Ubaldo Minelli, AD di Otb, circa i dati comunicati – sia la capacità di fare squadra e di supportare la nostra filiera, principalmente localizzata in Italia. Lavorando fianco a fianco con i nostri fornitori, abbiamo creato un ecosistema efficiente e solide fondamenta produttive per i nostri brand. […] Inoltre, il 2022 è stato un anno di rafforzamento e consolidamento della nostra presenza nelle regioni a più alto potenziale, come l’Asia Pacific e il Nord America, ma anche quello dell’avvio di progetti di innovazione della nostra piattaforma logistica, con investimenti importanti per l’automazione dei nostri magazzini e la creazione di sinergie imprescindibili per la crescita dei nostri marchi. L’insieme di questi fattori, per noi strategici, ci ha permesso di rafforzare anche quest’anno il posizionamento del nostro gruppo a livello internazionale e di crescere a doppia cifra in tutti i principali indicatori economici”.