Scarpa chiude il 2021 superando le previsioni anticipate lo scorso ottobre. L’azienda italiana specializzata nella produzione di calzature da montagna e per le attività outdoor, ha chiuso il bilancio consolidato 2021 con un fatturato pari a 134 milioni di euro, in progressione del 22% rispetto ai 110 milioni del 2020.
“La riscoperta delle attività outdoor negli ultimi due anni ha rappresentato una spinta molto importante per i ricavi di Scarpa – sottolinea il presidente Sandro Parisotto. “Dopo un 2020 caratterizzato da un incremento più contenuto, abbiamo archiviato un 2021 molto positivo: siamo tornati a crescere in doppia cifra, in misura superiore rispetto alle attese – aggiunge Parisotto – e ci attendiamo di farlo ancora in questo 2022. Consideriamo il boom dell’outdoor un trend strutturale che interessa non solo l’Italia ma l’intero scenario internazionale”.
Nel 2021 la quota export sul fatturato ha raggiunto l’82 per cento. Il primo mercato estero è rappresentato dagli Usa, con una quota del 20%, seguito da Germania/Benelux, Gran Bretagna, Francia e Austria.
Per quanto riguarda le categorie di prodotto, spiega la nota del gruppo, “lo scorso esercizio ha registrato una significativa crescita del segmento dello sci-alpinismo, che da solo ha prodotto un volume di affari pari a quasi un quinto del fatturato totale, in linea con il boom di questa disciplina negli ultimi anni”. Ottime performance sono state registrate anche nei settori climbing, trail running e trekking.
Sono, inoltre, proseguiti anche gli investimenti in ricerca e sviluppo. Nel corso dell’anno l’azienda ha stanziato cinque milioni di euro. Alla fine del 2021 l’azienda ha inoltre varato un piano di investimenti da 12 milioni di euro destinati allo sviluppo del business, con un particolare focus sulla sostenibilità, uno dei punti cardine della realtà di outdoor.