La moda e il design, fiori all’occhiello di Milano, sono sempre più legati strategicamente. Ne è la conferma il fitto calendario di eventi legati ai fashion brand che contraddistingue il programma della Design Week, al via da oggi. Negli ultimi anni le maison hanno ampliato la propria presenza nell’homewear inserendo vere e proprie linee di arredi, tessili e complementi, un universo di prodotti che ne replica il Dna stilistico. Fino a domenica 12 giugno sarà possibile immergersi nell’universo creativo dei fashion brand all’interno del Salone del Mobile o per le strade della città, declinato in sedie, tavoli, vasi, lenzuola. A differenza della fashion week, dedicata prevalentemente agli addetti ai lavori, in questi giorni Milano accoglierà anche acquirenti finali, turisti e semplici curiosi pronti a immortalare istallazioni e allestimenti del Fuorisalone da condividere live sui social network, ampliando ulteriormente la brand awareness dei brand grazie a tag e hashtag. L’importanza dell’estensione home è confermata dal debutto di alcune label nell’arredamento, tra cui Dolce&Gabbana, Philipp Plein e Drumohr, proprio in questi giorni.
“Il mondo della moda ha saputo cogliere l’imperdibile occasione di visibilità offerta dalla settimana del Salone del Mobile e della Milano Design Week, partecipando attivamente al grande palinsesto di eventi e installazioni”, dichiara a Pambianconews Alessia Cappello, Assessora allo sviluppo economico e politiche del lavoro, con delega a moda e design. “È un contributo sempre più presente e versatile. Da un lato molti brand si propongono come sponsor dei progetti, cito la ‘Floating Forest’ di Stefano Boeri che conta sul supporto di Timberland. Dall’altro ci sono gli atelier che aprono le porte alle installazioni. E infine i marchi che decidono di raccontare se stessi, portando progetti ad alto tasso di creazione e innovazione. Il design pervade la nostra vita, la nostra quotidianità, è negli oggetti che arredano la nostra casa così come negli abiti che indossiamo. La sinergia tra questi mondi è inevitabile e infatti ci stupiamo sempre meno di fronte a capsule di grandi marchi della moda firmate da designer o viceversa”.
Accanto alle new entry, non mancano le proposte delle linee casa di Armani, Versace, Missoni, Hermès, Diesel, Loro Piana, Loewe, Etro, Roberto Cavalli, griffe che vantano ormai una tradizione nell’homewear. La design week sarà, però, anche un’occasione per inaugurare nuovi progetti retail, come il flagship di Fendi Casa in Piazza della Scala o la nuova boutique di Marni in via Montenapoleone. Alcune maison sono ormai rinomate per i propri allestimenti scenografici, dai suggestivi progetti di Antonio Marras al progetto ‘Objets Nomades’ di Louis Vuitton.
Tra le collaborazioni spiccano quelle tra Dsquared2 e Londonart per la collezione ‘Wallpaper’, l’inedito incontra tra Dior e Philippe Starck per la reinterpretazione della sedia ‘Médaillon’, il tandem Sunnei e Bloc Studios, quello tra lo storico produttore di biciclette Colnago e Tod’s, Acerbis con Salvatore Ferragamo, Alessandro Enriquez e Vispring. Off White, brand fondato da Virgil Abloh, presenterà la quarta collezione casa e il secondo capitolo della collaborazione con Ginori 1735. Paul Smith farà squadra con De Padova per la linea di divani e anche con Mini per la presentazione dell’auto ‘Mini Recharged’. Sul versante sostenibile ci sarà la mostra ‘Future of fashion: an innovation conversation with Stella McCartney‘. Arthur Arbesser esporrà presso la Triennale Milano, Simone Guidarelli occuperà il Salotto di Milano. Lungo anche l’elenco dei cocktail ed eventi che suggelleranno il fil rouge moda/design. Un elemento che testimonia come il macro settore del made in Italy sia pronto a ripartire dopo lo stop dovuto alla pandemia.