I Fashion Awards 2020 rispecchiano lo spirito del tempo. Quest’anno la consueta premiazione ha messo da parte red carpet ed effetti speciali optando per un’edizione in linea con le istanze sanitarie del Regno Unito, fino a pochi giorni fa ancora in lockdown. I riconoscimenti assegnati dal British Fashion Council sono quindi stati annunciati attraverso un video di 30 minuti condiviso su YouTube.
A differenza degli altri anni le categorie non hanno visto una lista di nominati, ma sono stati annunciati direttamente 20 vincitori suddivisi in 4 categorie: Creativity, Community, Environment e People.
Nella sezione Creativity sono stati premiati Miuccia Prada e Raf Simons, ritenuti promotori di un cambiamento positivo all’interno del settore moda attraverso la prima collezione disegnata insieme e svelata durante la Milano fashion week dello scorso settembre. Riconoscimenti anche per Riccardo Tisci da Burberry per l’impegno sulla sostenibilità, l’inclusività e la produzione di mascherine sanitarie e camici per il personale sanitario britannico. Premiati anche Kim Jones, direttore creativo di Dior Men, Jonathan Anderson, al timone creativo di Jw Anderson e Loewe, e Grace Wales Bonner.
La categoria Enviroment ha premiato Stella McCartney, da sempre promotrice della moda green e The Fashion Pact, progetto che unisce una coalizione di aziende e ha come obbiettivo uno sviluppo più sostenibile dell’industria. Premi anche a Gabriela Hearst, neo-direttore creativo di Chloé nonché fondatrice dell’omonima label eco-friendly, Christopher Raeburn e Anya Hindmarch.
Nella sezione Community si è distinto Chanel per le donazioni fatte ad associazioni charity, la raccolta di fondi, le iniziative per il clima, le campagne in favore dell’equità razziale con focus sulle donne. Sono stati premiati anche il designer di Asai A Sai Ta, Kenneth Ize, Bethany Williams, Cozette McCreery, Holly Fulton, Phoebe English e Michael Halpern. Per il segmento People sono state annunciate le vittorie di Edward Enninful per il suo contributo a rendere l’edizione britannica di Vogue più inclusiva, Aurora James, Priya Ahluwalia, Lindsay Peoples Wagner e Sandrine Charles, fondatrici del Black in Fashion Council, e Samuel Ross.