Lvmh, pur penalizzata dal cambio euro-dollaro, riesce a rispettare le attese. Il gigante francese del lusso ha riportato nell'esercizio 2003 un calo del fatturato del 6%, imputabile per lo più alle variazioni delle valute. Le vendite sono diminuite a 11,96 miliardi di euro dai 12,69 miliardi del 2002. Anche se non di molto, il dato è superiore alle attese degli analisti, che avevano stimato un fatturato di 11,82 miliardi. Al netto delle acquisizioni, delle dismissioni e del cambio, le vendite risultano essere cresciute del 4 per cento. Gran parte del merito va alla divisione «moda pelle», in particolare alle borse firmate Louis Vuitton, che hanno riscosso un buon successo sotto Natale.
La maison del lusso, che controlla anche lo champagne Veuve Cliquot e i profumi Cristian Dior, indica, sempre per il 2003, un miglioramento dell'utile operativo di circa il 7% e prevede una tangibile crescita dei profitti quest'anno. Il bilancio completo del 2003 sarà reso noto il 4 marzo. I dati di Lvmh non hanno soddisfatto la banca d'affari Merrill Lynch, che ha comunicato di aver abbassato il proprio giudizio sul gruppo a neutral da buy. Mentre la banca d'affari Morgan Stanley, dopo essere stata condannata a risarcire Lvmh per diffamamzione, ha comunicato che i suoi analisti non seguiranno più il gruppo francese.
Estratto da Finanza&Mercati del 23/01/04 a cura di Pambianconews
Per maggiori dettagli vedere comunicato stampa Lvmh alla voce 'Comunicati stampa delle Aziende' del nostro sito.