Da blog sulle sneakers a fenomeno di lifestyle multicanale che oggi raggiunge 12 milioni di utenti unici sul digital con oltre 42 milioni di page views e 24 milioni di follower sui social, di cui 9 milioni solo sulla pagina Instagram principale. I numeri di Hypebeast, piattaforma digitale globale presente in 3 continenti diversi (America, area Emea, Apac), sono quelli di uno storytelling alimentato da contenuti prodotti in esclusiva. Punto di riferimento dello streetwear, Hypebeast oggi parla ad un vastissimo target altospendente, con clienti luxury quali Dior, Gucci e Prada, brand sportswear come Nike, Adidas e Reebok, arrivando all’extra-moda con Porsche, Samsung, Havana Club e McDonald’s. In Italia Hypebeast è rappresentato da Unlock, agenzia media e creativa guidata da Maurizio Purificato, presidente di Unlock e co-owner di Antonia Boutique, e Antonio Casamassima, CEO di Unlock.
“La nostra agenzia – ha raccontato a Pambianconews Antonio Casamassima – nasce come partner esclusivo di tutti i marchi italiani che vogliono comunicare su Hypebeast. Offriamo consulenza e supporto nello sviluppo di strategie di native advertising e content marketing. Queste ultime sono strategie continuative, non identificano progetti one shot. Alla base c’è la capacità di arrivare ai Millennials e alla Generazione Z con un linguaggio perfettamente declinato nelle diverse piattaforme digitali e social, che poi sono i touch point su cui convoglia l’80% degli investimenti in comunicazione delle aziende”. Unlock è il tramite tra le aziende e la piattaforma e gestisce le relazioni con gli uffici di Hypebeast a Hong Kong, New York e Londra.
“Oggi – ha aggiunto Maurizio Purificato – il lusso beneficia di una vetrina in grado di mixarlo con la cultura street, perché amplifica la sua risonanza anche nei confronti di un pubblico di giovanissimi. Il linguaggio è sì quello della moda, ma anche della musica, del design, dell’automotive e dello sport. Il dna dei diversi player viene rispettato e valorizzato, ma allo stesso tempo è proprio affiancando mondi diversi in modo originale che questi fanno presa su un pubblico vastissimo”.
A livello globale Hypebeast, che dal 2016 è quotata sul Growth Enterprise Market della Borsa di Hong Kong, ha un giro d’affari di 96 milioni di dollari Usa. Le sue piattaforme sono Hypebeast, Hypebae (dedicata al mondo femminile), Hypekids e Popbee, dedicata soprattutto al target cinese. Oltre la metà dei ricavi di Hypebeast fa capo all’e-commerce Hbx (con cui Unlock non collabora, ndr), mentre le soluzioni end-to-end per i clienti sono firmate dallo studio creativo globale Hypemaker.
“Ormai nessun brand può prescindere dal realizzare una strategia digitale efficace – ha concluso Purificato -. Non basta investire saltuariamente su piattaforme come Hypebeast o postare sui social per avere successo e entrare nella lista dei brand top of mind per i consumatori. Il dialogo va sviluppato seguendo un percorso coerente, continuativo, in continua evoluzione. Unlock è in grado di creare campagne di comunicazione e di guidare le multinazionali italiane che intendono comunicare su Hypebeast. Siamo solo all’inizio contiamo di portare il made in Italy anche su nuove piattaforme, nuovi media, abbracciando nuove categorie merceologiche”.