Si è chiuso al di sotto delle attese il secondo trimestre di H&M, ma le prospettive di un prossimo quarter migliore hanno fatto salire la azioni alla Borsa di Stoccolma del 6% in seguito ai risultati finanziari.
Il colosso della moda low cost ha definito “piatte”, in confronto al medesimo periodo dell’anno precedente e in valute locali, le vendite del periodo compreso tra marzo e maggio, rispetto alla stima degli analisti che attendeva un lieve incremento dell’1 per cento, si legge su Reuters. I ricavi netti hanno segnato un rialzo del 6% a 57,6 miliardi di corone svedesi (circa 4,96 miliardi di euro). Sottolineando le difficoltà del contesto macroeconomico e il clima sfavorevole, che hanno pesato sull’ultima performance trimestrale, H&M anticipa però come il “buon inizio” del mese di giugno lasci presagire un terzo quarter più promettente.
Le basse temperature degli ultimi mesi nel Vecchio Continente avevano infatti smorzato la domanda di abbigliamento estivo di H&M, che vede nel Nord Europa la propria area di riferimento rispetto a competitor come Inditex, ancorato alla più calda Spagna. Gli analisti della Royal Bank of Canada, riporta l’agenzia di stampa, confermano che un clima più caldo gioverà al terzo trimestre del gigante del fast fashion, e l’analista di Handelsbanken, Nicklas Skogman, ha aggiunto che il consensus per il Q3 prevede una crescita del 5% delle vendite in valute locali.
Intanto, H&M ha lanciato alla fine dello scorso mese la capsule collection in collaborazione con Mugler, realizzata dal direttore creativo della maison Casey Cadwallader, dimostrando così un’inedita apertura al mondo dell’alta moda e di conseguenza a un pubblico più ampio ed eterogeneo.