H&M delude le attese nel terzo trimestre. Nel periodo compreso tra giugno e agosto il gigante di Stoccolma ha registrato vendite nette pari a 60,9 miliardi di corone svedesi (circa 5,1 miliardi di euro), in aumento del 6%, progressione che la società ha definito “flat” rispetto allo scorso anno, in valuta locale. Per tutta risposta, il titolo di H&M ha accusato un tonfo di oltre 4 punti percentuali in Borsa. Anche i ricavi netti, inoltre, si attestano al di sotto delle attese degli analisti che, ricorda Reuters, avevano stimato il raggiungimento dei 63 miliardi.
Nel report H&M precisa che, escludendo Russia, Bielorussia e Ucraina (in cui i negozi riapriranno a novembre) la crescita in valuta locale sarebbe stata pari all’8%, spiegando che nel trimestre appena chiuso “la priorità è stata data alla redditività e ai livelli delle scorte”. Aggiungendo anche che l’obiettivo dell’azienda di raggiungere un margine operativo del 10% entro il 2024 “procede nella giusta direzione”.
Sembra quindi che lo slancio emerso all’inizio di giugno e anticipato con i risultati del secondo semestre non si sia poi concretizzato in un quarter brillante, che avrebbe dovuto giovare degli effetti di un clima più favorevole. Tra le motivazioni, gli analisti ravvisano gli effetti del caro vita sulla propensione all’acquisto dei consumatori e la concorrenza spietata dei rivali del fast fashion, da Inditex (che ha appena chiuso un semestre in crescita sia termini di ricavi sia di utile) fino a Shein.
I risultati completi degli ultimi tre mesi e dei primi nove mesi dell’anno saranno comunicati il 27 settembre.