“Il lino non è una novità nel guardaroba estivo, ma noi siamo riusciti a renderlo impermeabile e, al tempo stesso, morbido”. Claudio Marenzi, presidente e AD di Herno, ha illustrato a PambiancoNews le linee guida per la collezione primavera/estate 2017 del marchio fondato nel 1948 da suo padre. L’imprenditore ha puntato l’attenzione sui nuovi capispalla capaci di proteggere dall’acqua, così come sulla seconda capsule collection realizzata in collaborazione con Pierre-Louis Mascia. La ricerca sui tessuti è un investimento centrale per il marchio, come testimoniano l’interesse per i prodotti realizzati in Thermostretch, imbottitura per piumini in ovatta elastica, e lo studio scientifico presentato insieme a Eurojersey e RadiciGroup sulla sostenibilità su un capo moda. Le tre realtà imprenditoriali hanno mappato l’impatto ambientale di una giacca da uomo Herno in tutte le fasi del processo produttivo puntando alla sostenibilità ambientale come elemento di competitività ed economia circolare.
Durante la novantesima edizione di Pitti Uomo, Marenzi ha anche premiato Carlo Volpi, vincitore della prima edizione del Premio Herno offrendo un contratto di direzione creativa per un minimo di due stagioni finalizzato alla realizzazione di una ‘concept collection’. Il premio nasce all’interno del progetto di scouting Who is on next? realizzato da Fondazione Pitti Discovery e promosso da Pitti Immagine con AltaRoma e L’Uomo Vogue.
Per quanto riguarda lo sviluppo retail, entro il 2016 Herno aprirà i primi negozi su strada a Seoul, Mosca, Kazan e Kiev. “Non una strategia retail, piuttosto un consolidamento del nostro marchio che passa attraverso flagship store strategici”, ha precisato Marenzi.
Recentemente l’imprenditore è stato anche insignito della carica di Cavaliere del Lavoro. “Ricevere un tale titolo è stato commovente; è la più grande onorificenza cui un imprenditore può aspirare. Nel 1996 anche mio padre aveva ricevuto il medesimo attestato, c’è una forma di continuità e l’emozione di aver dimostrato di avercela fatta”.