Harrods non venderà più beni di lusso per un valore superiore a 300 sterline (circa 355 euro) ai clienti russi, in linea con la decisione di rispettare le sanzioni introdotte dal governo per l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. A dare la notizia è il Telegraph, che cita una mail interna alla società, secondo cui il luxury department store in orbita al fondo del Qatar avrebbe filtrato il database dei clienti per coloro che hanno un numero di telefono russo o che hanno affermato di vivere nel Paese. “Le autorità britanniche hanno introdotto nuove norme nell’ambito delle sanzioni contro la Russia – ha spiegato dichiarato l’insegna in un comunicato -. Questi regolamenti mirano a proibire la fornitura di beni di lusso al di sopra di un certo prezzo a persone che si trovano attualmente o abitualmente in Russia”.
La decisione limiterà l’offerta dei grandi magazzini di Knightsbridge di gioielli, abbigliamento firmato, cesti alimentari, mobili e attrezzature da palestra. “La nostra priorità – conclude Harrods – è rispettare le normative, informare i clienti potenzialmente interessati su come ciò potrebbe limitare la loro capacità di fare acquisti da Harrods e garantire che altri consumatori non siano indebitamente interessati. Siamo felici di aver intrapreso questa azione e di supportare i clienti informandoli delle recenti normative”.
Lo scorso marzo Harrods era stato messo sotto accusa dal Parlamento per aver “erroneamente” venduto vodka russa nonostante le sanzioni. Il cambio di passo si affianca alle stesse motivazioni che, nelle scorse settimane, hanno portato molte aziende del lusso, e non solo, a scegliere di non operare più in Russia.