Harmont & Blaine archivia il 2013 con un fatturato di 71 milioni di euro in crescita del 17,7% rispetto ai 60,3 milioni dell’esercizio precedente. Tale risultato non include la controllata svizzera H&B Swiss cui fa riferimento la boutique di Mendrisio (1,2 milioni di fatturato nel 2013). In crescita anche la redditività del gruppo: l’Ebitda passa dai 10,5 milioni del 2012 ai 13,1 milioni del 2013, con una crescita del 24,7% e un incidenza sul fatturato del 18,4 per cento. L’utile si attesta a 4,9 milioni di euro rispetto a 1,9 milioni dell’esercizio precedente (+157,8%). Tali risultati sono ulteriormente significativi se si tiene conto della sensibile riduzione della posizione finanziaria netta della società, pari a 23,1 milioni di euro, in riduzione dell’11,5% rispetto al 2012.
Gli sforzi del gruppo partenopeo nel prossimo triennio saranno concentrati sulla crescita nei mercati esteri che, nel 2013, hanno rappresentato il 17% delle vendite. Nel 2014 sono previste, tra le altre, le aperture di 3 boutique a Mosca, il raddoppio delle posizioni a Baku (Azerbaigian) e Casablanca e, in Europa, gli opening di Atene, Bucarest e l’ingresso in Kazakistan ad Almaty. Focus del processo di internazionalizzazione nel 2014 il Centro-Sud America con le previste aperture delle boutique nell’aeroporto internazionale di Città del Messico, a Querétaro, Cancun, Saint Barth, Bogotà e Aruba.