Harmont & Blaine chiude i primi nove mesi dell’anno con un fatturato consolidato di 57,5 milioni di euro, risultato che, secondo le stime del marchio del bassotto, consentirà di raggiungere i 74 milioni di euro di ricavi per l’intero esercizio fiscale con un progresso superiore al 12% rispetto all’anno precedente. A partire dal terzo trimestre i dati di bilancio consolidato si riferiscono alle tre società Harmont & Blaine spa, H&B Diffusion (fusa in Harmont & Blaine il 1 gennaio 2013, società che si occupava degli outlet) e H&B Swiss (outlet foxtown di Mendrisio). In crescita anche il margine operativo lordo che si attesta intorno ai 10,5 milioni di euro con un’incidenza sul fatturato superiore al 18% per cento. “I primi nove mesi – ha sottolineato l’AD Domenico Menniti, si chiudono in maniera positiva grazie al raggiungimento di una serie di obiettivi che ci eravamo prefissati”. Tra questi anche l’ampliamento della rete negozi monomarca e, di conseguenza, il peso del retail diretto rispetto al segmento multibrand e l’export. Ad oggi le vendite attraverso monobrand hanno raggiunto il 53% contro il 47% del wholesale (che nel 2012 rappresentava oltre la metà del turnover). In progresso anche l’incidenza delle vendite fuori dai confini nazionali con un export passato da 8,1 milioni di euro dei primi nove mesi del 2012 ai 9,2 milioni dei tre trimestre del 2013 (pari a poco più del 15% del totale). Prossimi obiettivi del gruppo, che entro i primi mesi del 2014 dovrebbe concludere l’iter che prevede l’ingresso nel capitale di un partner finanziario, saranno le aperture di Bucarest e Mosca mentre entro la fine dell’anno inaugurerà una boutique all’aeroporto di Roma Fiumicino.