Dopo un 2022 particolarmente euforico dal punto di vista della domanda di beni preziosi, il 2023 si chiuderà con un ridimensionamento dei tassi di crescita del segmento dell’hard luxury. Lo conferma la società di consulenza Bain, secondo cui, nell’ipotesi di uno scenario ottimistico, il tasso di incremento dovrebbe attestarsi tra l’8 e il 10%, percentuale che potrebbe ridursi al 5% nel caso di un contesto più pessimistico, sui timori di una minor propensione all’acquisto da parte dei consumatori cinesi e il rallentamento della domanda negli Stati Uniti. Lo scenario, va segnalato, arriva però dopo un 2022 estremamente positivo, come indica l’istantanea dei fatturati 2022 delle prime otto filiali italiane delle aziende attive nel segmento dei gioielli e degli orologi, elaborata da Pambianco. Secondo lo studio che sarà pubblicato sul numero di novembre di Pambianco Magazine, il fatturato aggregato complessivo delle prime otto filiali dei big del settore sul territorio italiano ha raggiunto quota 1,53 miliardi di euro, in crescita del 24% rispetto al dato aggregato del 2021 pari a 1,24 miliardi di euro.
La classifica vede Rolex Italia al top della classifica dei top player del lusso per dimensione, con un giro d’affari che nel 2022 ha raggiunto quota 487,6 milioni di euro in crescita del 12% circa. A segnare il tasso di crescita più elevato è Richemont Italia, in seconda posizione. La filiale ha messo a segno un aumento del 41% a 372 milioni di euro (il risultato è a fine marzo 2023, data di chiusura dell’ultimo bilancio). La crescita sul mercato italiano viene sottolineata nella relazione economico finanziaria del gruppo nella quale viene indicato che in “Europa, dove viene generato il 22% del giro d’affari, la crescita complessiva delle vendite è stata del 31% e riflette una domanda robusta nella maggior parte dei mercati, con i risultati di Francia, Italia e Svizzera particolarmente degni di nota”.
Non sorprende la decisa crescita del fatturato 2022 di The Swatch Group (Italia), al terzo posto della classifica. L’incremento a due cifre (+30% a 247 milioni di euro) è stato favorito soprattutto dal grande successo del modello MoonSwatch (si stima ne siano stati venduti oltre un milione). Nel primo semestre 2023, la domanda globale di orologi Swatch e in particolare del MoonSwatch non solo è proseguita ma è addirittura accelerata. Nei più importanti mercati europei è stata registrata una forte crescita, prima fra tutti la Svizzera, con un aumento di quasi il 50%, seguita da Italia, Spagna e Francia.
Quinta posizione per la filiale italiana del secondo marchio indipendente di orologi al mondo, Audemars Piguet con 123 milioni di euro rispetto agli 87 del 2021. Crescita molto sostenuta, infine, per Tiffany & Co. Italia, al sesto posto, che nel 2022 ha messo a segno un incremento del 22,5%, superando il +13% di Lvmh Watch & Jewelry Italy, in settima posizione. Entrambi i risultati riflettono il forte appeal delle maison di gioielleria e delle collezioni iconiche, nonché la competenza e la capacità di innovazione delle maison di orologeria. Per l’anno in corso, sebbene i risultati della divisione Watches & Jewelry del colosso francese Lvmh abbiano registrato un incremento del 5%, generato da una crescita organica pari al 9% ma penalizzata dall’effetto negativo delle dinamiche valutarie, il Q3 ha messo in evidenza un trend in calo e si è chiuso con un tasso di crescita del 3%, in frenata rispetto ai balzi a doppia cifra del primo e secondo trimestre. Occhi puntati sul quarto trimestre, ma la guidance del gruppo francese nell’outlook conferma il rallentamento della domanda di beni di lusso da parte dei consumatori. Chiude la classifica Montblanc Italia con 51 milioni di euro rispetto ai 46 del 2021.
L’articolo completo sarà pubblicato sul numero di novembre di Pambianco Magazine.