Halmanera, la maison marchigiana di calzature che nell’ultimo biennio ha assistito a una crescita esponenziale dei propri volumi di vendita in Italia e all’estero, si sta preparando ad affrontare la ripresa del settore. Il patron Giuseppe Petrelli si dice preoccupato per il futuro, ma determinato ad affrontarlo con l’audacia che da oltre 50 anni contraddistingue la sua mission imprenditoriale.
Quali cambiamenti ha determinato la situazione emergenziale nella vostra attività e come li avete affrontati?
La situazione è molto critica, poiché ha causato un forte rallentamento del cashflow aziendale e molta della merce pronta da spedire ha subito ritardi, con conseguenze enormi in termini di liquidità. Abbiamo potenziato il processo di digitalizzazione avviato già un paio d’anni fa e aumentato il budget destinato a campagne promozionali online. Il nostro canale e-commerce ha subito una frenata tra marzo e aprile, per poi riprendere gradualmente negli ultimi due mesi.
La salvaguardia del made in Italy passa anche attraverso la filiera dei fornitori. Come vi siete relazionati con loro?
La mia azienda vanta collaborazioni decennali con i fornitori e da sempre si fonda sulla serietà e sulla trasparenza. Un approccio che ci ha permesso di guadagnare stima e fiducia, fondamentali per aiutarsi a vicenda in questo periodo, nonostante io non abbia mai voluto trattare scontistiche a nostro favore.
Il “modello marchigiano”, come l’aveva battezzato Giorgio Fuà, è considerato virtuoso. In che modo la vostra azienda lo rappresenta?
Nella mia azienda gestione razionale delle risorse economiche, enorme senso del lavoro e attenzione al fattore umano sono valori che vengono prima di tutto, prima ancora dei successi.
Quali progetti avete nel breve-medio periodo?
Continueremo a fare quello che sappiamo fare come lo abbiamo sempre fatto. Presto uscirà la collezione A/I 2020 firmata dallo stilista Gaetano Pezzola.