A sei anni dal primo salvataggio con il passaggio sotto gli indiani di Bombay Rayon Fashion, Guru torna a navigare in cattive acque. È stata depositata ieri, presso il Tribunale di Parma, la richiesta di concordato in bianco per la società Brfl Italia, il gruppo cui fanno capi i marchi Guru, Guru Gang e Guru G99. Secondo quanto comunicato dalla società in una nota, “la richiesta di procedura concorsuale, sulla cui ammissione dovrà decidere il Tribunale, si è resa necessaria in quanto negli ultimi due anni la Brfl Italia Srl non ha potuto contare sulla prevista ricapitalizzazione da parte della proprietaria indiana che, com’è noto a chi segue le cronache finanziarie internazionali, ha dovuto procedere ad un importante piano di ristrutturazione del debito che non gli ha permesso di far fronte agli investimenti necessari per la società italiana”. “Aman Agrawal, socio della Bombay Rayon Fashion Ltd. e amministratore delegato della Brfl Italia Srl – prosegue la nota – ha intenzione comunque di sostenere e rilanciare i brand di proprietà; a tal fine si sta predisponendo un piano che verrà presentato entro i termini che saranno fissati dal Tribunale”. Quattro mesi fa era stato svelato a Milano il nuovo corso di Guru, nel cui board creativo è rientrato nel 2012 il fondatore del marchio Matteo Cambi, con un upgrading verso un segmento più alto grazie all’alleanza con il gruppo Inghirami ed è stato annunciato un focus internazionale verso Spagna, Russia ed Asia.