Ermenegildo Zegna chiude il primo trimestre con risultati che confermano gli obiettivi a medio termine. Il gruppo ha archiviato il Q1 con ricavi non auditati di 463,2 milioni di euro, in crescita dell’8,1% anno su anno rispetto ai 428,3 milioni di euro del primo trimestre del 2023 (+10,7% a cambi costanti e -5,3% su base organica). Su base organica il dato è in calo per effetto del rallentamento del marchio Thom Browne.
Per Ermenegildo “Gildo” Zegna, presidente e AD del Gruppo Ermenegildo Zegna, “chiudere il primo trimestre del 2024 con ricavi in crescita a doppia cifra a cambi costanti è un segnale positivo, viste le sfide che il settore sta affrontando. La nostra crescita in America – anch’essa a due cifre – e il continuo successo della nostra strategia Zegna One Brand, sono la conferma che siamo nella giusta direzione”. Gildo Zegna si è detto “fiducioso delle decisioni che stiamo prendendo per accelerare il controllo diretto del nostro business, in particolare per Thom Browne e per Tom Ford Fashion”. “Guardando al resto dell’anno – ha aggiunto – abbiamo delineato un percorso chiaro e ben definito. Sono certo che le azioni che abbiamo intrapreso renderanno i nostri marchi ancora più competitivi e ci permetteranno di raggiungere i nostri obiettivi di medio termine”.
Entrando nel dettaglio dei dati, nel primo trimestre dell’anno il marchio Zegna hanno raggiunto quota 282,9 milioni di euro +4,0% su base annua (+6,8% su base organica), grazie alla spinta dell’area Emea, Americhe e Giappone, che “hanno registrato una solida crescita a doppia cifra”. La regione della Greather China ha registrato una crescita negativa a una cifra nel trimestre. La regione cinese, insieme all’area Emea ha tirato il freno anche nel caso del marchio Thom Browne che ha registrato nel primo trimestre ricavi per 79,2 milioni di euro, (-29,6% su base annua e -34,4% su base di crescita organica). “Il marchio ha registrato ottimi risultati in Giappone, mentre l’area Emea e la regione della Grande Cina hanno sottoperformato. L’area Emea, in particolare, è stata colpita dalla decisione di ridurre l’attività all’ingrosso per supportare lo sviluppo DTC del marchio”, si legge sul comunicato.
Per quanto riguarda le altre aree di attività, Tom Ford Fashion ha visto un turnover di 65 milioni di euro, “riflettendo una buona performance, principalmente negli Stati Uniti”. La divisione tessile si è mantenuta sui 33,2 milioni di euro di ricavi, in calo dell’1,7% su base annua e dello 0,8% su base organica, riflettendo così il rallentamento della domanda tessile da parte del settore dei beni di lusso. Infine, nel primo trimestre 2024, gli altri ricavi, che includono principalmente ricavi per marchi di terzi, sono stati pari a 2,8 milioni di euro, -72,0% YoY rispetto a 10,1 milioni di euro nel primo trimestre 2023 (-43,6% su base organica), “riflettendo la fine del Licenza di distribuzione Tom Ford International per i prodotti Tom Ford , a seguito dell’acquisizione di Tom Ford International LLC il 28 aprile 2023”.