Gli eredi della casa di moda italiana Gucci si scagliano contro Ridley Scott e il suo film House of Gucci. I membri della famiglia hanno espresso disappunto per la rappresentazione cinematografica dei personaggi, a detta loro, raffigurati come “teppisti – si legge in una dichiarazione – ignoranti e insensibili al mondo che li circonda”.
Il film, che sta già raccogliendo un consenso e rumors da Oscar, vede Lady Gaga nei panni di Patrizia Reggiani, condannata per l’assassinio dell’erede della fashion house Maurizio Gucci (interpretato da Adam Driver) negli anni 90. “La famiglia Gucci – si legge in una lettera firmata dagli eredi del fondatore Aldo Gucci, pubblicata dall’agenzia di stampa Ansa – si riserva il diritto di prendere ogni iniziativa per tutelare il proprio nome e la propria immagine, e quella dei propri cari”.
Gli eredi lamentano che la produzione non si è curata di interpellarli prima di descrivere Aldo Gucci, e giudicano ”ancora più censurabile” la ricostruzione ”di una donna definitivamente condannata per essere stata la mandante dell’omicidio di Maurizio Gucci” dipinta nel film e nelle ”dichiarazioni dei membri del cast, come una vittima”. Nella lettera si accusa di una narrazione tutt’altro che accurata e soprattutto vengono criticati i toni indulgenti nei confronti di una donna che, “definitivamente condannata per essere stata la mandante dell’omicidio di Maurizio Gucci, viene dipinta non solo nel film, ma anche nelle dichiarazioni dei membri del cast, come una vittima che cercava di sopravvivere in una cultura aziendale maschile e maschilista”. Una circostanza, secondo gli eredi, lontana dalla verità: “Gucci – si legge – è stata un’azienda inclusiva. Anzi, proprio negli anni 80, il contesto storico in cui è ambientato il film, erano diverse le donne che ricoprivano posizioni di vertice: che fossero membri della famiglia o estranei ad essa”.
Il film diretto da Scott ha attirato recensioni contrastanti da parte della critica, ma ha superato le aspettative al botteghino, incassando 22 milioni nel suo primo fine settimana negli Stati Uniti. La pellicola arriverà in Italia il 16 dicembre.