Geox archivia i primi tre mesi del 2020 registrando ricavi consolidati per 182,9 milioni di euro, in riduzione del 29,9% rispetto all’esercizio precedente (-30,2% a cambi costanti). A incidere principalmente sul risultato, le flessioni registrate dai canali offline, come il multimarca (-26,7% a 102,8 milioni), il franchising (-64,1% a 13,2 milioni) e i negozi a gestione diretta (-20,3% a 66,8 milioni). Per contro, però, il canale online diretto ha messo a segno un +21% rispetto al primo trimestre 2019, cui si aggiunge il +102% registrato nel mese di aprile.
“Dopo un buona partenza d’anno con vendite positive nei nostri negozi fino a inizio febbraio 2020, la pandemia da Covid-19 ha avuto e sta avendo rilevanti ripercussioni di carattere economico e sociale a livello mondiale”, ha commentato Mario Moretti Polegato, presidente e fondatore di Geox. “In un momento in cui l’80% della nostra rete distributiva fisica è ancora temporaneamente chiusa, le uniche reali evidenze sul business arrivano dal canale digitale. Proprio sul canale online stiamo riscontrando crescite rilevanti, con vendite raddoppiate nelle ultime settimane grazie anche all’acquisizione di nuova clientela”.
La pandemia ha pesato anche a livello geografico, con ripercussioni in tutti i principali mercati quali Italia (-46,2% a 42,9 milioni), Europa (-22,3% a 87,5 milioni), Nord America (-15,7% a 9 milioni) e negli altri Paesi (-24,8% a 43,4 milioni).
Guardando al trimestre in corso, “le chiusure temporanee dei negozi nei mesi di aprile e maggio, la concreta possibilità che i centri commerciali rimangano chiusi anche in giugno, le riaperture progressive ancora in un contesto di forte riduzione della mobilità delle persone e di assenza dei flussi turistici, di fatto, porteranno comunque ad un impatto negativo anche nel secondo trimestre dell’anno”. Pertanto il management stima “che i ricavi del secondo trimestre evidenzieranno un calo, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, superiore a quanto riscontrato nei primi tre mesi dove si era comunque sperimentata, in condizioni normali per il business, una partenza d’anno positiva”.