Geox chiude il 2019 con ricavi pari a 805,9 milioni di euro, in contrazione del 2,6% a cambi correnti rispetto agli 827,22 milioni realizzati l’anno precedente. La perdita netta registrata è di 24,8 milioni di euro, mentre il rosso contabilizzato nell’esercizio precedente ammontava a 5,3 milioni.
Il risultato operativo lordo (ebitda) si attesta a 30,9 milioni di euro, pari al 3,8% dei ricavi, rispetto ai 48,2 milioni del 2018, pari al 5,8% dei ricavi. Includendo gli impatti del principio Ifrs 16 e gli oneri di ristrutturazione, l’ebitda si attesta a 96,3 milioni di euro.
Il gruppo calzaturiero ha anche fatto luce sugli effetti 2020 derivanti dalla diffusione del contagio del Coronavirus, prima in Cina e nell’area Asia Pacifico e poi in Italia e in maniera meno impattante nel resto d’Europa. Nella nota ufficiale, si legge che le vendite comparabili (like-for-like), dopo essere state positive fino a fine gennaio 2020 (low to mid single digit), sono oggi in calo quasi del 5% considerando anche i negozi temporaneamente chiusi. Geox continuerà a monitorare attentamente la situazione “per implementare azioni mirate a contrastare i possibili impatti negativi sul business”, anche se “risulta estremamente complesso ad oggi fare previsioni sull’esercizio 2020”. Continua a rimanere positiva, anche nelle ultime settimane, la performance del canale online diretto con trend sostenuto in tutti i mercati core, tranne la Cina.
“Il 2019 è stato caratterizzato da un contesto particolarmente complesso. Oltre a tensioni socio-politiche in alcuni importanti mercati (Francia e Hong Kong in primis) e a rilevanti cambiamenti nei rapporti in Europa (Brexit), l’intero settore ha dovuto far fronte al profondo e continuo cambiamento delle abitudini di acquisto dei consumatori, sempre più digital”, ha dichiarato l’amministratore delegato Livio Libralesso.
In questo contesto, i ricavi di Geox sono stati influenzati principalmente da una riduzione del perimetro distributivo nel canale multimarca e franchising, determinata sia da un contesto sfidante che ha comportato l’uscita dal mercato di alcuni players più piccoli sia da un approccio più selettivo di Geox verso alcune controparti e alcuni mercati volto a ridurre il rischio di business e a tutelare l’immagine del brand. Le azioni messe in campo hanno, però, permesso di migliorare la posizione finanziaria netta che ha raggiunto i 6 milioni di euro di cassa positiva dopo investimenti per 33 milioni di euro e l’acquisto di azioni proprie per circa 5 milioni.
Il risultato dell’esercizio è stato poi penalizzato da 15 milioni di oneri non ricorrenti per la maggior parte riconducibili alla recente decisione di uscire gradualmente, a partire dal 2020, da circa 80 negozi non profittevoli. “Tale manovra di razionalizzazione, pur penalizzando il bilancio 2019, ci permetterà di creare le giuste basi per il miglioramento del profilo di redditività del gruppo, di focalizzarci sui progetti di veloce adeguamento del business model e di liberare le risorse necessarie per gli investimenti più rilevanti”, ha aggiunto Libralesso.