Risultati in calo per Geox, che chiude il primo trimestre 2013 registrando ricavi in discesa del 20,4% (-20,3% a cambi costanti) a 262,5 milioni di euro, contro i 330 milioni dello stesso periodo 2012. A pesare sulla performance poco brillante è stata la ”difficile congiuntura economica nei Paesi dell’area mediterranea e in particolare in Italia e Spagna”, ha detto in una nota Mario Moretti Polegato, presidente e fondatore di Geox, il quale prevede che ”il 2013 sarà un anno di transizione” e che il graduale spostamento del baricentro dell’attività commerciale verso mercati emergenti come Asia Pacifico e Russia costituirà ”la base per lo sviluppo futuro del Gruppo e il rilancio della sua crescita”.
Le calzature hanno rappresentato circa l’87% dei ricavi consolidati, attestandosi a 229,7 milioni di euro, con una diminuzione del 19,7% rispetto al primo trimestre 2012. Non è andata meglio alla sezione abbigliamento (13% dei ricavi consolidati) segnando una diminuzione del 25,2% a 32,9 milioni di euro.
Anche l’ebitda, nei primi tre mesi dell’anno, è sceso rispetto allo stesso periodo del 2012, attestandosi a 40,5 milioni di euro, rispetto ai 72,3 milioni di euro del primo trimestre 2012, mentre l’utile netto si è attestato a 18,9 milioni euro rispetto ai 41,487 del 2012.
A pesare sui risultati della società quotata alla Borsa di Milano, si legge ancora nella nota diffusa dal gruppo, è stata ”la crisi economica internazionale e in particolare del quadro recessivo dell’Europa del mediterraneo. Inoltre, il debole andamento registrato in particolare nel mese di marzo è imputabile alle condizioni metereologiche sfavorevoli in Europa, che hanno posticipato la partenza della stagione primavera estate. Il mese di aprile, invece, ha invertito la tendenza e ha riportato vendite comparabili sostanzialmente stabili rispetto all’esercizio precedente”.