Nonostante i segnali della ripresa delle attività siano ancora flebili, Galleria Vittorio Emanuele II si conferma una location ambita per lo shopping di lusso. Un segnale di fiducia arriva da cinque griffe italiane e straniere che hanno partecipato alla prima fase del bando di gara per aggiudicarsi uno spazio di 60 metri quadrati a due passi dall’Ottagono con una base d’asta di quasi 290mila euro di canone annuo. La location, posizionata tra le vetrine di Prada e di Luisa Spagnoli, ha raccolto l’interesse di due protagonisti del settore delle calzature come Sergio Rossi e Santoni, del marchio di gioielleria Damiani, dell’azienda di prodotti di pelletteria Piquadro e di Porsche design.
Il bando pubblico risale a metà gennaio e si doveva chiudere il 3 marzo, ma è stato spostato causa emergenza sanitaria al 4 maggio e infine all’8 giugno, pur rimanendo inalterate le condizioni per la partecipazione. Tutte e cinque le aziende sono state ammesse alla fase preliminare di valutazione delle proposta tecnica per poi passare alla fase dell’incanto, che in un recente passato ha dato grandi soddisfazioni al Comune. A febbraio, per tre vetrine e 253 metri quadri Dior ha versato nelle casse di Palazzo Marino cinque milioni e 50mila euro l’anno. La base d’asta era di 950mila euro, alzata con la bellezza di 38 rilanci.