Non solo shopping di lusso. Nell’anno del suo 60esimo anniversario Galleria Cavour spinge l’acceleratore sull’approccio green e implementa le attività culturali. “Le strategie sostenibili sono strutturali e concrete, come quella che stiamo portando avanti convertendo l’illuminazione con quella a led. E quella che riguarda tutta l’impiantistica, in particolare l’impianto di termoventilazione, seguendo gli ultimi standard mirati al massimo risparmio energetico. Inoltre gli allestimenti floreali sono realizzati seguendo il ciclo delle stagioni, e utilizzando principalmente piante del nostro territorio”, spiega a Pambianconews l’ingegnere Paola Matildi Pizzighini Benelli, amministratore unico della storica destinazione commerciale nel cuore di Bologna.
Galleria Cavour punta a essere sempre più un centro di aggregazione, contaminandosi con arte, sport ed entertainment. In proposito, il 22 gennaio inaugurerà la mostra ‘La forma della materia’ dell’artista cileno David Aaron Angeli, in concomitanza con la manifestazione Arte Fiera dedicata proprio al tema della sostenibilità ambientale. “Ci sta a cuore anche il tema benefico – dichiara Matildi Pizzighini Benelli – e infatti a primavera abbiamo in cantiere una collaborazione inedita con San Patrignano legata alla artigianalità, che comunque è tra i codici del ‘made in Italy’ e al concetto di ‘give back to the community'”.
Oltre al posizionamento e all’innovazione che possono apportare al panorama generale, i marchi presenti vengono scelti anche per garantire una sinergia con il dna multidisciplinare della Galleria. “Cerchiamo una diversità di core business nei nostri tenants, desideriamo dare l’opportunità di fare esperienze che non si limitino allo shopping: abbiamo tre centri, uno per lo yoga, uno per il Pilates e addirittura uno con elettrostimolazione e criosauna. Inoltre abbiamo un polo food d’eccellenza, come Emporio Armani Caffè & Ristorante, che combina la cucina tipica del territorio con la filosofia healthy tipica di Armani. Insomma, cerchiamo la varietà”, racconta la manager.
Anche Galleria Cavour avverte il cambiamento delle abitudini di shopping legate al web e, soprattutto ai social network, rilevando uno sviluppo positivo. “Si tende a credere che l’online tenda a cannibalizzare – premette Matildi Pizzighini Benelli – in realtà noi abbiamo notato la tendenza opposta, forse complice un paio di nuove aperture, come Gucci e Polo Ralph Lauren, l’età media di chi frequenta Galleria Cavour si è abbassata. Il ‘journey’ di acquisto dei millennials parte dall’online e poi si conclude in store: arrivano già con le idee chiare (ma succede anche l’opposto). Le scelte dei giovani spesso sono ispirate dallo stile che imperversa sui social, ma sono ancora attratti dall’esperienza fisica soprattutto per i prodotti di lusso, dove il ‘touch & feel’ è tuttora essenziale”.
Oltre ai brand già citati Galleria Cavour ospita, tra le varie boutique, anche quelle di Dev, Brunello Cucinelli, Emporio Armani, Saint Laurent, Borbonese e Tesla.