Gge-Galileo Global Education Italia ha registrato un fatturato di gruppo in flessione dell’8%, attestandosi per l’anno 2020-21 a circa 127 milioni di euro. Un calo che, si legge in una nota, era stato largamente anticipato e previsto nella messa a punto dello stesso budget, in buona parte dovuto a una riduzione complessiva degli studenti del 12%, risultante da un calo del 23% degli studenti internazionali e, in controtendenza, da una crescita del 9% degli studenti italiani.
Durante l’emergenza sanitaria, le scuole del gruppo attivo nella formazione privata negli ambiti delle arti applicate e visive, ossia Naba-Nuova Accademia di Belle Arti, Istituto Marangoni e Domus Academy, sono state in grado di mantenere costante l’erogazione dei corsi e di consolidare le proprie capacità in termini di didattica ibrida, senza sopprimere le ore di laboratorio.
Il nuovo anno accademico si presenta, invece, sotto ottimi auspici con le nuove iscrizioni che fanno registrare una crescita del 5% a livello domestico, riportando i numeri a quelli di 2 anni fa, in condizioni pre-pandemia. Un incremento di iscrizioni accompagnato da un ampliamento dell’offerta formativa sempre più all’insegna dell’interazione con il mondo aziendale, puntando al ritorno alla didattica in presenza.
“La sfida che ci attende oggi – ha dichiarato Donato Medici, CEO di Gge Italia – è di plasmare l’alta formazione creativa del futuro. La nostra ‘vision’ assegna ancora un ruolo centrale alla vita delle scuole, con la possibilità di confrontarsi all’interno di uno spazio fisico e reale, perché l’ambiente digitale, seppure importante, non può essere considerato sufficiente in un momento fondamentale come quello della formazione e della piena maturazione dell’individuo”.