«Nel 2002 Furla si era posta due obiettivi: raddoppiare il fatturato e migliorare la redditività in cinque anni. Sono stati raggiunti entrambi: da 81 milioni di euro siamo passati a 170 e il margine operativo è arrivato al 16%. Oggi abbiamo nuovi traguardi: salire a 300 milioni di ricavi entro il 2011 e portare la redditività al 20-22%, tutto con le nostre forze, senza acquisizioni e senza andare in Borsa. E già che ci siamo vorremmo anche trovare il nostro Tom Ford».
Giovanna Furlanetto (nella foto), presidente dell'azienda fondata dal padre Aldo 80 anni fa, ha presentato ieri, insieme al direttore generale di Furla, Sara Ferrero, i piani per il futuro, economici e non solo.
«Il nostro asset più importante dal punto di vista strategico sono i negozi: 255 sparsi per il mondo e tutti nelle più prestigiose location delle grandi città, da Madison Avenue a NewYork a via Condotti a Roma, da Ginza a Tokyo agli Champs-Élysées di Parigi, ha spiegato Giovanna Furlanetto. E poi naturalmente c'è il prodotto: con una giuria internazionale abbiamo selezionato due giovani talenti creativi, a cui affideremo una collezione di borse e forse di scarpe».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 24/05/07 a cura di Pambianconews