Frette chiude il 2021 in crescita anche rispetto al periodo pre-pandemico. L’azienda ha archiviato l’anno con un fatturato di 100 milioni di euro in aumento del 40% sul 2020 e del 4% sul 2019. Oltre l’80% è legato all’export. L’Ebitda raggiunge il 13 per cento. Superata la dura prova della pandemia, l’azienda ha ripreso il trend di crescita degli ultimi anni, beneficiando dell’aumentato interesse da parte dei consumatori verso la casa a seguito dell’esperienza dei lockdown.
L’azienda, di proprietà del fondo Change Capital Partners, che l’ha rilevata nel 2014, e che il mese scorso ha ottenuto un finanziamento da 12 milioni di euro da illimity Bank, in pool con Solution Bank, è guidata dal CEO Filippo Arnaboldi che si dice orgoglioso dei risultati raggiunti e guarda avanti: “Ci aspettiamo di continuare questo andamento nel 2022 e gennaio ci ha già dato ottime conferme. Continueremo, inoltre, ad espandere le linee di prodotti, offrendo ai nostri clienti la possibilità di vivere Frette oltre la camera da letto. Allo stesso tempo continueremo a costruire e rafforzare le nostre partnership nei settori retail e hospitality”.
Nel corso del 2021, l’azienda di biancheria e accessori decorativi per la casa ha aperto otto nuovi flagship stores nel mondo (Seoul, Singapore, Manila, San Pietroburgo, Tashkent, Pechino, Shanghai, Jeddah) ed è attualmente presente in 33 paesi con 42 negozi monomarca, di cui 21 gestiti direttamente.
In crescita anche il business online, con l’e-commerce che nel 2021 ha generato circa il 15% delle vendite. Nel digitale, Frette ha, inoltre, investito in servizi innovativi, tra cui il Virtual Styling Studio, una piattaforma di consulenza privata in remoto che mette in contatto gli esperti di Frette con i clienti ed il Virtual Showroom, un’esperienza digitale che permette di esplorare le collezioni stagionali nel palcoscenico virtuale della boutique di via Manzoni a Milano.