Foot Locker chiude il terzo trimestre dell’anno con risultati superiori alle attese, ma lancia segnali di preoccupazione per i problemi legati alla catena di approvvigionamento che affondano il titolo in Borsa. La società ha comunicato che gli ostacoli nella supply chain potrebbero persistere nel quarto trimestre in corso, e che potrebbero rallentare (per quanto non eccessivamente) le performance nel periodo natalizio. Venerdì il titolo ha perso quasi il 12 per cento.
Nel terzo trimestre concluso il 30 ottobre, il rivenditore statunitense di abbigliamento sportivo e calzature ha registrato un utile netto di 158 milioni di dollari (pari a 136 milioni di euro). Si tratta di un valore in calo rispetto ai 265 milioni di dollari dell’anno prima, ma al di sopra dei 125 milioni di dollari riportati due anni fa. Le vendite della società con sede a New York sono state di 2,19 miliardi di dollari, il 3,9% in più rispetto ai livelli del 2020 e il 13,3% in più rispetto al 2019. I risultati, spiega la nota, sono il frutto di una domanda robusta, di un nuovo inventario e delle vendite a prezzo pieno.
Nei nove mesi, la società ha registrato un utile netto di 790 milioni di dollari. Le vendite dall’inizio dell’anno hanno toccato quota 6,617 miliardi di dollari, con un incremento del 23,5% rispetto ai primi nove mesi del 2020 e del 14,4% se si considera il corrispondente periodo del 2019.