La maison Salvatore Ferragamo ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con ricavi consolidati per 844 milioni di euro, in calo del 8,3% a cambi correnti (del 9,2% a cambi costanti) rispetto ai primi nove mesi del 2022. Ad influire sui risultati, spiega l’azienda, è anche la riduzione di perimetro sia nel canale retail che nel wholesale. Guardando proprio ai canali di vendita, il retail ha registrato vendite nette in calo del 10,2%, mentre il wholesale ha riportato una flessione del 16,6 per cento, a causa della pianificata razionalizzazione della rete distributiva, della diminuzione dei viaggi internazionali che ha interessato il canale Duty Free e della decelerazione del mercato statunitense.
A livello geografico, l’Asia Pacifico ha registrato vendite a -16,4%, il mercato giapponese a -11,6%, mentre risulta in tenuta l’area Emea, con un aumento del 3,1 per cento. Il Nord America ha evidenziato un calo del 20,1%, mentre Centro e Sud America riportano un -3,1 per cento.
“In questi nove mesi abbiamo continuato ad investire nel nostro business, facendo delle scelte fondamentali e progredendo nell’esecuzione delle nostre priorità strategiche, in linea con i nostri piani – ha commentato l’AD di Ferragamo, Marco Gobbetti -. Siamo soddisfatti dei primi risultati dei prodotti disegnati dal nostro direttore creativo Maximilian Davis, confermati dal successo della nostra recente sfilata primavera/estate 2024 che ha ottenuto ottimi riscontri e visibilità”.
“L’andamento complessivo delle vendite – ha aggiunto il numero uno della griffe – riflette, in questa fase, la continua attenzione alla qualità delle vendite, la razionalizzazione delle reti distributive, nonché l’evoluzione dell’offerta e l’accelerazione della transizione verso il nuovo corso creativo, il cui pieno potenziale sarà evidente nel 2024. L’ottimizzazione dell’assortimento prodotti e il potenziamento delle attività di marketing rafforzano progressivamente il marchio e creano engagement con il pubblico esistente e nuovo. Sebbene il contesto globale di mercato sia sempre più incerto, confermiamo le nostre ambizioni di medio termine”.
In mattinata le azioni di Salvatore Ferragamo perdevano oltre il 3% a Piazza Affari: a deludere il mercato è stata soprattutto la performance del Q3, con vendite per 244 milioni di euro, in calo del 16% su base annua. Gli analisti di Citi hanno spiegato che il dato risulta leggermente inferiore alla stima di 246 milioni di euro, nonchè al consensus di Visible Alpha di 249 milioni di euro.