Emea e Americhe in decisa ripresa, Cina ancora frenata dal Covid. A livello geografico è questa la lettura che emerge dai dati preliminari 2022 della maison Salvatore Ferragamo, che nei dodici mesi ha registrato ricavi per 1,25 miliardi di euro, in crescita del 10,2% a cambi correnti (e del 5,7% a cambi costanti) rispetto all’esercizio 2021. Il canale distributivo retail ha registrato vendite nette in aumento del 11,3%, mentre il wholesale ha riportato una progressione del 13,6 per cento.
Come anticipato, l’area Asia Pacifico ha registrato vendite in calo del 4,6% (-10,6% a tassi di cambio costanti) rispetto al 2021. Il rallentamento è principalmente dovuto agli effetti derivanti dalla ripresa della pandemia Covid-19, in particolare in Cina. Di contro, il mercato giapponese nell’esercizio 2022 ha visto un andamento positivo, a +11,9 per cento. L’area Emea è balzata in positivo del 24,7%, mentre il Nord America ha evidenziato, nel corso dell’esercizio 2022, un aumento delle venidte nette pari al 22,3 per cento. Sfiora un +30%, infine, la performance del Centro e Sud America.
La nota di Salvatore Ferragamo indica che “tutte le principali categorie di prodotto hanno registrato un significativo incremento del fatturato rispetto all’esercizio 2021, con le calzature e la pelletteria che rappresentano l’87% delle vendite nette totali nell’esercizio 2022″.
“Nel corso del 2022 – ha commentato Marco Gobbetti, AD e Direttore Generale di Salvatore Ferragamo S.p.A – abbiamo definito il piano strategico e compiuto eccellenti progressi sulle priorità stabilite. La prima sfilata di Maximilian Davis ha ricevuto un forte consenso dal mercato e dalla stampa. È stato anche finalizzato un importante accordo con Farfetch, che rafforza in modo significativo le nostre capacità digitali e che si rivolge ad una nuova, giovane clientela”. Gobbetti, nominato al vertice dell’azienda toscana nel 2021, aveva prospettato agli analisti di Reuters “una rapida inversione di tendenza”, pronto ad aumentare gli investimenti, rinnovare i negozi e attirare i clienti più giovani per portare i ricavi di Ferragamo a 2,3 miliardi di euro circa entro il 2026.
“Il quarto trimestre – ha aggiunto Gobbetti rispetto all’andamento del 2022 – è stato influenzato dalla recrudescenza del Covid-19 in Cina. Nonostante i ricavi del trimestre siano stati inferiori all’anno precedente, abbiamo continuato a dare priorità alla qualità delle vendite, coerentemente con la nostra strategia ‘full price’. In seguito alla revoca delle restrizioni in Cina, la reazione dei clienti è stata molto incoraggiante”.
In mattinata le azioni della società perdevano quasi due punti percentuali a Piazza Affari. Le cifre dei ricavi 2022 risultano leggermente inferiori rispetto agli 1,27 miliardi stimati dal consensus Refinitiv.