“Nel 2022 abbiamo definito il nuovo piano aziendale e ne abbiamo iniziato l’implementazione, con ottimi progressi nelle attività strategiche. Abbiamo inoltre dato priorità alla qualità delle vendite ed aumentato significativamente gli investimenti nel marketing e nella comunicazione. Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti, sostenuti dai primi riscontri molto positivi sulla collezione P/E 2023, nei nostri negozi da febbraio, così come dal successo riscosso dalla recente sfilata A/I 2023. Nonostante il contesto macroeconomico volatile e complesso, continueremo ad investire a sostegno della crescita e dello sviluppo del potenziale del marchio”. Il commento ai risultati finanziari 2022 arriva da Marco Gobbetti, AD e Direttore Generale di Salvatore Ferragamo Spa, che dopo la pubblicazione dei risultati preliminari dello scorso gennaio, ha ora reso nota anche la redditività.
Nei dodici mesi, l’ebitda della maison toscana è passato da 305 milioni a 299 milioni di euro, con un’incidenza percentuale sui ricavi del 23,9% rispetto al 26,8% dell’esercizio 2021. L’ebit è stato positivo per 128 milioni di euro, in calo del 10,8% rispetto ai 143 milioni di euro registrati un anno prima. Il profitto netto del periodo, inclusivo del risultato di terzi, è pari a 65 milioni di euro rispetto agli 81 milioni di euro registrati nel 2021, mentre l’utile netto di pertinenza del gruppo è sceso da 79 a 70 milioni di euro. Nel 2022 Ferragamo ha registrato ricavi per 1,25 miliardi di euro, in crescita del 10,2% a cambi correnti (e del 5,7% a cambi costanti). Il canale distributivo retail ha registrato vendite nette in aumento del 11,3%, mentre il wholesale ha riportato una progressione del 13,6 per cento. Il management della società ha proposto la distribuzione del dividendo 2023 (relativo all’esercizio 2022) di 0,28 euro per azione.
In mattinata il titolo della casa di moda italiana perdeva quasi due punti percentuali a Piazza Affari.
Durante la call con gli analisti il CFO dell’azienda, Alessandro Corsi, parlando dei margini, ha aggiunto che “l’inflazione pesa” e che “ci saranno investimenti importanti nel 2023”. Nel 2022 sono stati di 56 milioni di euro, contro i 44 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente, a seguito principalmente del rinnovamento del network distributivo e di investimenti nel canale digitale. D’altra parte la riapertura della Cina è per Ferragamo un’opportunità di crescita, dopo il rallentamento connesso alla politica zero-Covid.
Lo scorso maggio Gobbetti ha inquadrato un rapido rilancio del gruppo grazie a maggiori investimenti, al rinnovo dei negozi e a una maggiore attenzione ai clienti più giovani, così da raddoppiare i ricavi in quattro-cinque anni.