A partire dal prossimo agosto sarà Eraldo Poletto, ex AD di Furla, il nuovo CEO di Salvatore Ferragamo, al posto del dimissionario Michele Norsa. Lo ha confermato il gruppo del lusso in occasione dell’approvazione dei conti del primo trimestre. Il gruppo ha archiviato i tre mesi con utili in crescita (+6%), ma con ricavi in calo e leggermente sotto le attese, a causa del rallentamento della Cina e del minore afflusso turistico in Europa dopo gli attentati di fine 2015. L’ottimo risultato sui margini ha consentito al titolo di aprire la seduta in Piazza Affari in positivo, superando il 6% di crescita a metà mattinata.
Entrando nel dettaglio dei conti, il gruppo del lusso ha registrato un utile netto di gruppo pari a 34 milioni (+6,3%) e un ebitda in crescita del 5% a 64 milioni. Il fatturato ha registrato un calo dell’1,8% a 321 milioni sotto le stime degli analisti di Thompson Reuters che si attendevano un turnover di 326 milioni e un ebitda di 60 milioni. La posizione finanziaria netta è positiva per 25 milioni.
Nel trimestre, il retail ha registrato una contrazione del 4% dei ricavi, il canale wholesale ha visto un aumento dell’1% (stabile a cambi costanti). A livello geografico, pesa il calo delle vendite nell’area Asia Pacifico, primo mercato per il gruppo (-3% a cambi correnti e -2% a cambi costanti) dove la performance dei negozi diretti in Cina ha evidenziato una flessione del 6%, “penalizzati anche dalla difficile base di confronto (+22% del primo trimestre del 2015)”, spiega il gruppo nella nota. L’Europa scende del 4% l’Europa, a seguito anche di un minore afflusso turistico, negativamente influenzato dai tragici eventi; in crescita dell’1% il Nord America (ma -4% a cambi costanti). Il mercato giapponese ha visto un rallentamento della crescita a +2% (stabile a tassi costanti) in conseguenza di un ridotto flusso turistico cinese.
Di fronte alle performance del gruppo, riporta l’agenzia Reuters, l’AD uscente Michele Norsa “ha sottolineato ancora una volta in conference call che la volatilità dei mercati impone al gruppo di concentrarsi sulla redditività più che sulla crescita dei volumi. Un esempio sono le rinegoziazioni in corso degli affitti, che porteranno a risparmi extra per quasi una decina di milioni (‘high single digit’, ha detto in conference call)”.
Quanto al piano di avvicendamento dei vertici aziendali, il gruppo ha precisato nella nota che si perfezionerà in occasione del Cda del 2 agosto. Norsa continuerà a collaborare con il gruppo in veste di “consulente strategico di Ferragamo Finanziaria”.