Frenata in vista per il salvataggio di Farfetch tramite il takeover da parte del gruppo coreano Coupang. L’operazione, annunciata lo scorso dicembre e il cui closing è atteso nel 2024, è infatti oggetto di contestazioni da parte di un gruppo di investitori dell’e-tailer di José Neves. Il rischio è, secondo questi ultimi, che il deal svaluti notevolmente la piattaforma.
Gli investitori istituzionali, che detengono in Farfetch più del 50% delle obbligazioni convertibili a scadenza 2027, hanno costituito una società, The 2027 Ad Hoc Group. Inoltre, Pallas Partners e Ducera Partners sono stati assoldati, rispettivamente, come consulente legale e come consulente finanziario. L’obiettivo del gruppo è “valutare urgentemente le opzioni adeguate per proteggere i propri interessi di fronte alla distruzione di valore che si verificherebbe se la vendita a Coupang andasse a buon fine”, spiega la nota stampa. Il timore è quello che “gli interessi sulle obbligazioni 2027 siano ridotti a zero, così come sugli altri debiti emessi da Farfetch”.
Secondo l’accordo dello scorso dicembre, Coupang avrebbe dato a Farfetch “l’accesso a 500 milioni di dollari (457 milioni di euro) di capitale per continuare a fornire a marchi e boutique esclusive tecnologie all’avanguardia su misura e consentire ai grandi creativi di accedere ai consumatori di tutto il mondo”. Tali transazioni sono soggette ad un periodo di esclusiva fino al 30 aprile, al termine del quale sarà perfezionata la vendita. The 2027 Ad Hoc Group ha espresso “serie riserve sul modo in cui Farfetch è passato da leader di mercato alla fine dell’esercizio 2023, con una liquidità superiore a 800 milioni di dollari nell’agosto 2023, a una svendita quattro mesi dopo”.
“Questo processo costituisce un precedente incredibilmente pericoloso – concludono gli investitori -. Permettere che questa transazione si realizzi non consente di massimizzare il valore dei beni della società, nel momento in cui almeno altre tre parti credibili si sono pubblicamente dichiarate interessate a tutta o parte dell’azienda”.