«Il lusso è ciclico, ma in ogni congiuntura esistono fenomeni anticiclici». Parola di Gianluigi Facchini, presidente e amministratore delegato di Finpart, società quotata a Milano presente in 50 paesi con 74 società che quest'anno chiuderà l'esercizio con un fatturato consolidato di circa 450 milioni di euro.
Marchio di punta della divisione fashion è Cerruti, la cui direzione creativa è stata affidata a Roberto Menichetti, demiurgo del rilancio a livello mondiale di una brand storica come Burberry. «Investiremo molto in comunicazione», ha proseguito il numero uno di Finpart, «svilupperemo la rete di negozi prevalentemente con il canale del franchising e ristruttureremo i punti vendita attuali a partire da quello di Parigi in place de la Madeleine. In un primo momento avevo detto che intenzione di Finpart era quella di riuscire a raddoppiare il fatturato consolidato di Cerruti (circa 300 miliardi di lire) in tre anni. Oggi posso affermare che raggiungeremo i 600 miliardi in un tempo inferiore».
Finpart è uno dei pochi esegeti made in Italy del concetto di multibrand. Una strategia che ha portato la holding a essere presente non fashion, nel casualwear (Pepper industries) e nella casa con Frette, che da marchio un po' appannato di biancheria è stato trasformato in lifestyle brand di alto livello.
Nel giro di quattro anni il giro d'affari di Finpart è cresciuto di quasi sei volte passando dai 44 milioni di euro del '97 ai 304 del '00 (+591%).
sintesi dell'articolo di Gian Marco Ansaloni a cura di Pambianconews