Tiffany & co. vuole uscire dalla piccola scatola azzurra con l'obiettivo di continuare a crescere cercando di mantenere la caratteristica elitaria del proprio marchio. Il prossimo autunno la casa di gioielli testerà una nuova strada: l'apertura di una nuova catena di gioielli di gusto diverso da quello classico dei gioielli Tiffany. Attualmente il progetto prevede l'apertura di due nuove boutique di gioielli sotto il nome di Temple St.Clair, una linea di fascia alta nella quale Tiffany ha investito alla fine dello scorso anno.
Negli ultimi tempi le vendite dei gioielli Tiffany in argento, meno costosi, sono significativamente cresciute, assieme all'incremento delle vendite tramite Internet. Questo secondo alcuni analisti rappresenta un segnale a due facce, che cioè da un lato la base della clientela ha le potenzialità per crescere, ma anche che questa crescita rischia di danneggiare l'immagine Tiffany. La prima boutique aprirà il 18 settembre al Plaza di Costa Mesa, in California, e il secondo due mesi dopo in uno shopping center a Short Hills, nel New Jersey.
Tiffany ha investito 4 milioni di dollari lo scorso dicembre nella linea Temple St.Clair, che attualmente è commercializzata in alcune gioiellerie di fascia alta, compresa Bergdorf Goodman. Tiffany fa inoltre sapere che ha progettato di investire altri 9 milioni di dollari in questa unità di cui ora ha il pieno controllo, ma preferisce non fornire ulteriori dettagli.
«La nuova linea non è rivolta a un particolare target demografico o sociale» dice Michael Kowalsky, ceo di Tiffany. La quale però ammette che l'apertura delle nuove boutique va considerata un test e che l'apertura di altre boutique Temple St.Clair «è sicuramente possibile».
Estratto da The Wall Street Journal Europe del 23/07/03 a cura di Pambianconews