Il brand francese Eden Park pensa all’estero. Lo dice a PambiancoNews il presidente Franck Mesnel. Con un fatturato mondiale 2014 di 54 milioni di euro e una previsione di 56 milioni per il 2015, il brand vuole bissare il successo che raccoglie in patria, che vale quasi l’80% del suo business, grazie a 325 punti vendita di cui 16 di proprietà, 27 in francising e quasi 300 multibrand. “Stiamo cercando di crescere nel sud dell’Asia e in Middle East puntando poi a mercati nordeuropei stabili come Scandinavia e Germania”. In Italia, al momento, ci sono tre showroom, a Milano, Roma e Catania.
Dal 1987, Eden Park si focalizza principalmente sul menswear, motivo per cui Mesnel sottolinea quanto sia importante esporre le proprie collezioni durante Pitti Uomo. “Si tratta del posto in cui essere – afferma – per l’importanza che rappresenta all’interno della nostra strategia. L’Italia è un Paese in cui le persone pensano alla moda non solo sulle passerelle, ma in strada. In Francia la moda è importante, ma legata soprattutto all’abbigliamento femminile e alla Haute Couture. Ho bisogno di venire in Italia e con grande umiltà proporre il nostro tocco francese sperando di aprire presto dei negozi qui”.
L’identità stilistica di Eden Park è certamente contraddistinta dal richiamo al rugby, sport di cui il presidente è stato un vero campione nazionale e in cui ha introdotto per la prima volta il papillon rosa, diventato logo del brand. “Eravamo studenti un po’ pazzi – racconta – ma molto attenti a cosa indossavamo. Una sera per un evento decidemmo di abbinare un papillon rosa ai nostri completi anziché quello tradizionale di colore nero, poi iniziammo a indossarlo anche in campo”. Fu così che in quegli anni il papillon rosa divenne molto celebre a Parigi, e Mesnel, diventato in seguito pubblicitario e architetto, decise di utilizzarlo come emblema di Eden Park, nome che riprende quello di un celebre campo da gioco neozelandese. “Abbiamo un’identità molto speciale, non siamo un brand rugby, ma siamo sicuramente il primo fashion brand ispirato al rugby. Alle persone piace il nostro stile perché poniamo attenzione al confort degli indumenti e alla qualità”. L’azienda si occupa inoltre di finanziare progetti solidali tra cui la costrizione di alcuni edifici scolastici in Madagascar ed è stata coinvolta in progetti co-branding con Bmw.