Ricavi per 409 milioni di euro, pari a -15,3 % sul primo trimestre 2001. Ebitda a 56,7 milioni in calo del 42,1%. Infine l’utile netto: 18,5 milioni con -63,7%. Eccola la trimestrale Prada, con la fotografia aggiornata dei conti alla vigilia dello sbarco in Borsa. I prospetti al 31 marzo sono stati presentati venerdì 7 giugno dal chief financial Riccardo Stilli, in una conference call con gli analisti delle banche del consorzio (Deutsche bank, IntesaBci, Bnp Paribas, Csfb, Hsbc, Lazard, Imi, Ubm, Centrobanca, Agricole-Indosuez a Nomura). Una presentazione molto attesa, tutta concentrata sui numeri. Le cifre sono quelle riportate nelle tabelle a fianco, con dati di raffronto sul primo trimestre 2001 ricalcolato pro-forma (comprendeva ancora Fendi).
I conti possono sembrare deludenti, anche se vanno letti alla luce delle novità spiegate agli analisti. Prada ha anticipato a dicembre, quindi sul bilancio 2001, spedizione e fatturazione della collezione primavera-estate. Un cambio di prassi, ha detto Stilli, che verrà seguito anche in futuro. La trimestrale 2002 non comprende dunque quote di ricavi e margini presenti nel periodo gennaio-marzo 2001.
Al netto dell'anticipo di consegne, fatturato ed ebitda dei conti al 31 marzo scorso risultano in linea coi precedenti. Non solo. Sono in ripresa su quelli del terzo e quarto trimestre 2001. La conference è servita anche per comunicare gli impegni di Prada holding nell'America's cup. Prada challenge srl è stata ceduta alla famiglia Prada-Bertelli e a carico del gruppo resterà solo la sponsorizzazione Luna Rossa per 38,7 milioni, metà da spesare nel secondo semestre 2002 a metà nel successivo.