«L'America ci ama. Mostra stima e rispetto perché siamo entrati in punta di piedi». Parola di Renzo Rosso, il numero uno della Diesel che in questi giorni ha rinnovato le sue prospettive di crescita per gli Stati Uniti. E dopo la partenza del megastore di New York in Union square, proprio nella Grande mela, a Greene street, nella zona cool di Soho ha aperto i battenti la seconda Diesel denim gallery, il nuovo concept store della brand veneta che aveva debuttato circa un anno fa a Osaka in Giappone.
Le tappe in programma per la nuova formula retail saranno Tokyo, il prossimo novembre e nel corso del 2002 Parigi e Milano.
«Per Diesel è momento positivo», ha continuato Rosso, «nel 2001 contiamo di superare i 1.000 miliardi di lire di fatturato, in crescita del 35% rispetto al 2000. La Staff (circa 50 mld di lire di fatturato) è in ristrutturazione: abbiamo cambiato venditori, stilisti e il 70% dei clienti. E il prossimo anno raggiungerà il break even mentre nel 2003 tornerà in utile».
Il progetto Diesel store ricopre sempre un ruolo di primo piano. Nel corso del 2002 sono infatti previste 30 aperture. Attualmente Diesel conta su una rete di 62 negozi diretti (esclusi quindi i franchising) che saliranno a quota 92 il prossimo anno. E l'obiettivo è stato puntato anche su Milano, dove fra sei mesi sono previste ben due opening in grande stile.
«Nel 2001 gli Stati Uniti rappresentano 91 milioni di dollari (circa 200 miliardi di lire)», ha spiegato Rosso, «e per il 2002 contiamo di mettere a segno una crescita del 15%, grazie anche a sei nuove aperture (Austin, Philadelphia, Seattle, Detroit, San José in California e Short hills, un mall del New Jersey).
sintesi dell'articolo di Stefano Roncato a cura di Pambianconews