Denim Première Vision fa il pieno di visitatori a Milano. Il salone dedicato alla tela blu, svoltosi il 23 e 24 novembre scorsi negli spazi del Superstudio Più di via Tortona, ha accolto 2.027 visitatori da 50 Paesi, in aumento del 27% rispetto all’edizione berlinese di giugno 2022 e a +65% sulla prima edizione post-pandemia, tenutasi a Milano nell’ottobre 2021. Tra i Paesi più rappresentati ci sono Italia (62% dei visitatori), Turchia, Francia, Regno Unito, Germania, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Portogallo, Olanda, Belgio e Danimarca. Gli organizzatori evidenziano inoltre un notevole ritorno di visitatori giapponesi e cinesi. Al centro della manifestazione, un’offerta selettiva di altissima qualità, all’avanguardia nell’innovazione sostenibile: Denim Première Vision ha riunito 67 espositori da 14 Paesi. “Presente per la seconda volta – ha raccontato a Pambianconews Fabio Adami Dalla Val, Show Manager di Denim Première Vision – anche un’area dedicata ai brand. Il Denim Fashion District ha incluso decine di marchi di prêt-à-porter e accessori che hanno presentato in anteprima collezioni realizzate in collaborazione con gli espositori del salone. L’estero ha un peso notevole per la nostra fiera, ma siamo con una peculiarità rispetto alle iniziative dedicate al mondo denim, ovvero quello di raccogliere il meglio dell’industria europea. Inoltre c’è tutta la filiera, dai tessutai, ai garment makers a chi produce accessori. Abbiamo avuto poi un panel di contenuti che non sono solo denim, ma che riguardano la ricerca materiali e l’eccellenza produttiva italiana”.
Sullo sfondo, un contesto economico e politico globale ancora complesso, legato alla guerra in Ucraina e alle sue conseguenze: incertezza, inflazione, rincaro dei costi energetici e delle materie prime. Numerosi produttori provenienti da Pakistan e Bangladesh, inoltre, affrontano oggi un calo importante dei loro volumi. “L’andamento delle aziende – ha continuato Adami Dalla Val – è molto diverso a seconda del segmento e dell’area geografica. C’è comunque grande movimento in prospettiva futura. In Italia molte aziende, colpite dal problema dei rincari energetici, hanno produzioni talmente strutturate da riuscire comunque ad andare avanti. Ci sono state anche diverse operazioni di M&A che hanno permesso un rafforzamento, spesso in chiave di sistema, dando così delle risposte più ampie al mercato. L’Italia, inoltre, è sempre meglio posizionata per le produzioni di alta gamma”.
Tra i temi caratterizzanti di Denim Première Vision c’è infine la sostenibilità, inquadrata come approccio concreto, con la scelta di procedute innovative. Presente per la prima volta al salone, ad esempio, l’azienda italiana Casati Flock, specializzata nella produzione di floccaggio, che ha sviluppato un sistema per trasformare scarti e sottoprodotti del denim in una polvere tessile di floccaggio utilizzata poi per realizzare nuovi prodotti.
La prossima edizione di Denim Première Vision si terrà a Berlino, il 31 maggio e 1° giugno 2023. “Confermiamo – ha concluso Adami Della Val – la nostra scelta di essere itineranti e definiremo a breve la seconda tappa del 2023. Sarà una delle capitali europee della moda. Dal canto suo, Milano ha tutte le caratteristiche per essere una città del denim, con proposte di lusso ma anche con l’accesso ad archivi importanti”. Nell’edizione appena conclusa il gruppo WP Lavori in Corso ha esposto una selezione di pezzi tratti dai suoi archivi, mentre la Tessitura La Colombina ha proposto un laboratorio per riscoprire la tessitura manuale.