L’emergenza sanitaria in corso pesa anche sui conti di Vf Corporation. Il gruppo che controlla Vans, The North Face, Dickies e Timberland ha comunicato i risultati del primo trimestre dell’anno fiscale 2021 chiuso lo scorso 27 giugno con un fatturato in diminuzione del 48% a 1,1 miliardi di dollari (circa 842 miliardi di euro). Vola invece l’e-commerce a +78 per cento.
“Vf è stata costruita per fronteggiare questo momento. Questo è ciò che ci dà fiducia e ottimismo”, ha dichiarato Steve Rendle, CEO e presidente del gruppo. “Il nostro rigore finanziario e operativo, l’affinità che i consumatori hanno per i nostri marchi iconici e i progressi che abbiamo compiuto negli ultimi anni con la nostra trasformazione digitale ci hanno ben posizionati non solo per gestire le complessità dell’ambiente attuale, ma per crescere nel lungo periodo. Mentre proseguiamo nel nostro anno fiscale, ci baseremo sui punti di forza che già vediamo negli elementi chiave della nostra strategia, tra cui il mantenimento della nostra forte posizione di liquidità e un’ulteriore accelerazione del nostro business digitale in tutto il mondo, in particolare in Cina”.
Il margine lordo è diminuito di 340 punti base al 52,9%, principalmente a causa di un’elevata attività promozionale per eliminare le scorte in eccesso.
Dal punto di vista geografico, i ricavi internazionali sono diminuiti del 39%, in Europa del 48% mentre in Cina sono rimasti invariati.
Nel dettaglio, Vans ha visto un decremento del 52% del suo giro d’affari, The North Face del 45%, Timberland del 43% e Dickies del 16%.
A causa dell’incertezza riguardante la durata della pandemia di Covid-19, il gruppo ha affermato che in questo momento, non è possibile fornire una prospettiva finanziaria per l’intero anno fiscale 2021. Tuttavia, si prevede che le entrate del secondo trimestre del 2021 saranno inferiori al 25% e che il free cash flow per l’intero anno supererà ancora i 600 milioni di dollari.