Anche Colombo Industrie Tessili è tra i protagonisti di Milano Unica 37. La storica azienda comasca fondata nel 1962 porta tra i padiglioni della fiera tessile, da oggi a giovedì 13 luglio negli spazi di Fiera Milano Rho, una collezione autunno/inverno 2024-25 improntata a sostenibilità e innovazione, capisaldi che interessano le proposte di tutti i marchi del gruppo, dall’omonimo Colombo a Its Artea fino a Progetto 62 e MarioBoselli Jersey.
Il player si è lasciato alle spalle un 2022 da 9,2 milioni di euro, in crescita del 18% sull’anno precedente, e un bilancio sociale con i traguardi di sostenibilità tagliati fin qui. In cantiere, il mantenimento delle certificazioni Gots e Fsc e l’avvio della procedura per l’ottenimento di quella Grs. Riguardo al 2023, il nuovo anno ormai a metà corsa si sta confermando “un anno di consolidamento”, ricorda Colombo. “Veniamo da due anni di grande sviluppo e ora stiamo mantenendo i livelli del 2022, allineandoci alle prospettive già delineate”.
Sotto i riflettori di Milano Unica 37, due progetti corali presentati dalla realtà tricolore sul fronte dell’innovazione e del tech, entrambi pensati con il fine di ottimizzare e migliorare tutti i processi di lavorazione, dalla tessitura alla tintoria fino al finissaggio, andando così incontro alle esigenze in costante mutamento della clientela. Il primo riguarda la privacy digitale ed è frutto della collaborazione con il Politecnico Di Milano e la startup Cap_able. Il risultato è un tessuto tecnico, ‘Cap_able’ appunto, ad alta densità in catena di nylon monobava, con 120 trame di poliestere, studiato con pattern e cromie basati su algoritmi che ‘nascondono’ l’identità digitale, evitando il riconoscimento facciale non voluto.
“Oggi si assiste spesso a violazioni della privacy – racconta a Pambianconews il presidente Stefano Colombo – attraverso riconoscimenti facciali massivi effettuati in luoghi pubblici quali aeroporti o strade. Questo strumento agisce con una tecnologia che rende vano il tentativo di riconoscere la fisionomia del viso ‘ingannando’ l’algoritmo. Secondo noi è un tema molto attuale, che necessita di una tecnologia all’avanguardia come quella messa a disposizione dal Politecnico e un’applicazione che proviene da noi, proprio sui tessuti”.
Il secondo progetto nasce invece in collaborazione con ComoNExT – Innovation Hub, in particolare presso il suo NExT Marketing Lab, laboratorio dedicato alle nuove frontiere del marketing. Attraverso il supporto di Sense Catch, società con sede in ComoNext specializzata nell’applicazione delle metodologie e tecnologie di neuromarketing, diventa possibile identificare i desideri dei consumatori e registrare le loro reazioni (anche inconsapevoli) di fronte a prodotti specifici. È questa prospettiva ad avere spinto Colombo Industrie Tessili a creare in fiera un corner dove i clienti avranno la possibilità di testare le proposte tessili dell’azienda e indagare il grado di interesse scaturito nell’utente finale.
I visitatori indosseranno un occhiale eye-tracker, strumento in grado di rilevare la posizione dello sguardo nella scena visiva. Integrando questa misurazione con il supporto di un piccolo sensore per la micro sudorazione collocato sulle dita (che rileva il livello di attivazione emotiva), viene analizzata l’esperienza complessiva in modo da ottenere un’analisi accurata di quello che ha attirato l’attenzione all’osservatore e lo ha coinvolto a livello emotivo.
L’obiettivo, racconta il manager, è quello di pensare in prospettiva a una produzione sempre più smart, che sappia intercettare su più livelli le esigenze e i desideri dei clienti, concretizzandoli attraverso un’ottimizzazione delle materie prime impiegate. Un approccio che ben si concilia con la direzione green che l’azienda sta perseguendo. “Dopo una serie di fasi sperimentali e test, sarà quindi possibile valutare preventivamente alcuni progetti nell’impatto e nella rilevanza che potranno avere sul consumatore finale o sul cliente intermedio, rendendoci più efficienti e interessanti nelle nostre proposte”.