Il settore retail alla prova del cambiamento. In uno scenario dominato da piani di ristrutturazione per il network di negozi delle grandi insegne internazionali e dall’avanzata dei colossi dell’e-commerce, il negozio su strada cambia volto e guarda all’omnicanalità. Ne sa qualcosa Browns, multimarca londinese acquistato da Farfetch nel 2015, che negli scorsi giorni ha inaugurato a Shoreditch un nuovo punto vendita, chiamato Browns East, introducendo nuove formule di vendita che puntano sulla realtà aumentata e una brand list a rotazione che, per ora, prevede la presenza di 45 marchi del lusso (tra cui Gucci, Balenciaga, Sacai, Jaquemus, Vetements, Céline, Berluti e Moncler). La presenza di collezioni uomo, donna, accessori e gioielli a rotazione punta a ricreare, aggiornandola, la formula del pop-up store, dove l’offerta ha un carattere temporary. Alla base del format Brown East c’è il progetto Store of the future, lanciato da Farfetch, che dunque inizia a prendere piede. Un passaggio strutturale per l’aggregatore di boutique e store virtuali, divenuto un riferimento nel mondo online per i multimarca, e che adesso cerca a sua volta uno sbocco nel mondo offline.
Primo showroom digitale, invece, per Hugo, brand del gruppo Hugo Boss, che a Berlino ha debuttato con un pop-up in occasione della presentazione della collezione pre-fall 2018. Il nuovo spazio punta su schermi touchscreen e su software che consentono di visualizzare tutti i look della label in diversi abbinamenti e colori, per poi effettuare un ordine. Il sistema, che la griffe vorrebbe poi esportare in tutto il mondo, sostituisce la presenza fisica della merce nel negozio e permette di processare gli acquisti a livello digitale.
Customer care senza abiti anche per il department store Nordstrom che, a Los Angeles, sta testando il format Nordstrom Local, vera e propria boutique di servizi con un banco per la consegna di acquisti effettuati online, una sartoria, un personal stylist, un addetto ai resi, camerini di grandezze diverse, ambienti arredati come salotti domestici e persino un bar. Descritto come ‘fashion hub’, Nordstrom local è fruibile dai clienti tramite appuntamento.
La crisi del retail tradizionale e la necessità, per i brand internazionali, di assecondare le nuove abitudini di consumo è al centro di un più ampio dossier in uscita sul numero 12 di Pambianco Magazine. La moda tenta di tracciare il profilo del negozio del futuro partendo da casi di attualità: dal collasso delle grandi catene Usa alle eccezioni del low cost, dal ridimensionamento del network di negozi per i grandi nomi del lusso e del fast fashion, alle strategie per fidelizzare la clientela tramite i servizi.