Non solo sulle passerelle di moda e sui piatti dei ristoranti: il made in Italy si fa largo sempre più anche sui mercati obbligazionari. Benetton e Barilla, due tra i più famosi marchi del nostro Paese, stanno infatti preparando l'emissione di due bond. Due prestiti obbligazionari il secondo nella storia di Ponzano Veneto e il primo in quella di Barilla, che si affiancheranno all'imminente titolo da 150 milioni di euro targato Tiscali: l'ufficialità non è ancora stata data, ma sul mercato le voci si fanno ogni giorno più insistenti.
Soprattutto quelle su Benetton: secondo indiscrezioni, il Gruppo ha in rampa di lancio un prestito obbligazionario di medio-breve durata (si parla di tre anni) e di importo consistente (probabilmente 300 milioni di euro). Meno definiti i contorni dell'operazione Barilla: secondo quanto risulta al «Sole 24 Ore», l’ipotesi di debuttare sui mercati dei capitali è allo studio da tempo, ma non è così imminente.
Che Benetton avesse sul tavolo la sua seconda emissione obbligazionaria dopo quella d'esordio del 1997 era noto: lo scorso 14 maggio l'assemblea degli azionisti ha affidato al consiglio di amministrazione il compito di organizzare l'operazione per un importo massimo di 500 milioni di euro. E il motivo potrebbe essere legato proprio all'emissione d'esordio: il nuovo bond dovrebbe almeno in parte servire per rimpiazzare quello del 1997, che scade a luglio.
Il conto alla rovescia è già iniziato: il titolo obbligazionario, che secondo indiscrezioni sarà collocato da Caboto (IntesaBci), Mediobanca, Mediocredito Centrale e Schroder, decollerà sui mercati dei capitali nelle prime settimane di luglio. L'importo sarà però ridotto rispetto a quello indicato in assemblea: dovrebbe infatti limitarsi a 300 milioni di euro.