A soli tre mesi dalla firma di un accordo di licenza con Velmar, società riminese in orbita a Aeffe, Custo Barcelona si rilancia. Il brand fondato nel 1981 dai fratelli Dalmau, di ritorno dalle fashion week di New York e Milano, consacrate a tappe iniziali del tour di rilancio, ha di recente svelato la nuova capsule collection S/S 2020, Wet Paint Milano.
Si tratta del “primo frutto” della collaborazione tra le due realtà, che fissa un nuovo capitolo nella storia del marchio e re-introduce il segmento menswear, assente dalle scene dal 2016. Ad essa seguirà un nuovo drop previsto a novembre con il lancio di una capsule collection F/W 2020 dedicata interamente al mondo dei piumini, e la presentazione della main collection F/W 2020-21 a gennaio. “La scelta di partire con il lancio di capsule – ha dichiarato a Pambianconews Luca Gori, general manager di Velmar – è dettata dalla volontà di iniziare a far parlare sin da subito del brand e del suo progetto di rilancio. Lanciare più drop nel corso della stagione ci consente di avvicinarci maggiormente alle esigenze dei commercianti, ma soprattutto a quelle dei consumatori, che sono alla continua ricerca di novità”.
Il ritorno del brand a Milano, suggellato dall’apertura di un temporary showroom nell’avveniristico quartiere di Porta Nuova, è stato l’occasione per definire le linee guida del nuovo corso, che prevedono il lancio dell’e-commerce, il rilancio del canale wholesale e il potenziamento della rete retail.
Oltre al riavvicinamento dei clienti ‘affezionati’, nel mirino del nuovo piano del brand figura anche la volontà di “attirare i clienti più giovani”, capitanati dai millennial e dalla Gen Z: “Lo stile di Custo è allegro e colorato, richiama la gioia e il sole, elementi distintivi di Barcellona. Abbiamo voluto rendere visibile in ogni collezione il marchio, ponendolo in evidenza sui capi nonostante sia sempre stato nascosto, perché intendiamo sottolineare la positività che infonde questa bellissima città, che rispecchia l’attitudine dei giovani. Questi ultimi, caratterizzati da una costante esigenza di trovare una propria identità nel vestire, saranno infatti i protagonisti”.
Il nuovo temporary showroom milanese, insieme alla capsule dedicata, ha inoltre rivelato in anteprima il nuovo concept delle insegne di proprietà (che ad oggi sono cinque, dislocate tra Spagna e Costa Azzurra), dei pop-up e dei corner nei department store, parte del programma di refresh dell’immagine del brand. Per Custo Barcelona, il 2020 sarà un anno all’insegna dell’espansione: “Puntiamo a raggiungere una rete wholesale globale di 250/300 partner e ad avviare una rete di store monomarca in franchising nei nostri mercati di riferimento, che sono Italia ed Europa in generale, e gli Usa”, ha aggiunto Gori.
A campagna vendite ancora aperta, la nuova collezione sta già riscontrando un’accoglienza positiva, soprattutto il segmento menswear. “Quando abbiamo pianificato la capsule collection S/S 2020, avevamo stimato che a trainare i ricavi fosse la collezione donna al 75%, seguita dalla linea uomo, stabile al 35 per cento. Ci sbagliavamo: ad oggi, l’uomo pesa il 40%, mentre la donna il 60”.