Lo scorso 14 marzo la società francese Générale pour l’Enfant (Gpe), casa madre dei marchi per bambini Du Pareil Au Même e Sergent Major, è stata posta in amministrazione. La decisione del tribunale commerciale di Bobigny (Seine-Saint-Denis) è stata resa nota dall’agenzia di stampa Afp. Gpe si è dichiarata insolvente il 6 marzo e beneficerà di un periodo di osservazione di sei mesi, fino a settembre. A pesare sull’azienda, senza troppe sorprese, sono stati la crisi innescata dalla pandemia di Covid-19, gli elevati costi energetici e l’inflazione, il peso degli affitti, dei salari e la concorrenza del fast fashion.
Lo scorso giugno, la direzione del gruppo aveva annunciato che il marchio Du Pareil Au Même era stato posto in amministrazione controllata, mentre Sergent Major era stato “sottoposto a una procedura di salvaguardia”. A dicembre poi anche Sergent Major è stato inserito in una procedura di amministrazione. Gpe, che possiede anche il marchio Natalys e conta 2.500 dipendenti, ha subito un calo di fatturato di cento milioni di euro nel periodo pandemico, a causa della chiusura dei negozi. Stando agli ultimi dati disponibili, il giro d’affari 2022 era pari a 275 milioni di euro.
Générale pour l’Enfant è solo l’ultima realtà del retail francese ad accusare una pressione finanziaria schiacciante. Camaïeu, Kookaï, Naf Naf, Don’t Call me Jennyfer, Comptoir des Cotonniers, Sergent Major e Princesse Tam Tam sono solo alcune delle realtà finite in liquidazione o in amministrazione controllata. Secondo l’Istituto Francese della Moda, nel 2023 il volume delle vendite nel settore della moda in Francia è diminuito del 4 per cento.